Officine Maccaferri Bologna, salvataggio più vicino. "Finanziamento da 70 milioni"

L’obiettivo è migliorare la situazione di liquidità. È un altro tassello del piano di rilancio del gruppo

L’architetto Gaetano Maccaferri, già presidente di Confindustria Emilia-Romagna

L’architetto Gaetano Maccaferri, già presidente di Confindustria Emilia-Romagna

Bologna, 14 marzo 2020 - Un altro tassello del piano di salvataggio del gruppo Maccaferri è arrivato nei giorni scorsi. Il 10 marzo l’assemblea degli obbligazionisti del bond di Officine Maccaferri ha approvato a larga maggioranza (il 73,64%) la modifica del regolamento del prestito da 190 milioni di euro. Questo permette, sottolinea la società, "di ricevere finanziamenti per un importo" fino a 70 milioni di euro "con l’obiettivo di sostenere il proprio rilancio e migliorare la propria situazione di liquidità". L’ok dell’assemblea segue l’accordo di forbearance agreement sottoscritto nelle scorse settimane dall’assemblea degli azionisti, che blocca la possibilità di istanze di pagamento dopo che l’azienda, a fine 2019, non ha pagato una rata del debito che oggi per Fitch ha rating Rd (’ restricted default ’).

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Intanto, stringe anche la trattativa per il piano di salvataggio generale. Il 2 marzo Carlyle, il fondo che punta a rilevare il controllo di Officine Maccaferri, aveva inviato una prima proposta che prevedeva anche l’iniezione di finanza d’urgenza nella holding Seci, su cui pende l’istanza di fallimento presentata dalla Procura, e in Samp, che a fine novembre ha presentato richiesta di concordato per sei divisioni. Quel piano avrebbe presentato alcuni ostacoli da superare, e quindi erano state chieste modifiche. Così Carlyle starebbe limando il piano.

Ieri il cda di Seci si è riunito per discuterne. La partita è ancora aperta ma ormai, è la speranza del gruppo, bisognerebbe essere ai dettagli. Segnali positivi sarebbero arrivati anche durante un incontro con i sindacati presenti nelle aziende del gruppo. "Restiamo in attesa di informazioni più dettagliate per discutere del futuro del gruppo", dice Marco Colli della Fiom. Il piano metterebbe in sicurezza Officine Maccaferri, Seci e Samp. Per alcune divisioni dell’azienda metalmeccanica di Bentivoglio, però, potrebbero essere percorse altre strade. Per Sampingranaggi c’è almeno l’interessamento di Bonfiglioli Riduttori e della tedesca Certina, proprietaria della Demm di Porretta Terme. Per Sampsistemi Cutting Tools si starebbe lavorando a una possibile joint venture con una società americana.  

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