Bologna, Paolo Castelli sbarca a Dubai

L’azienda ozzanese, colosso dell’interior design, punta allo sviluppo negli Emirati Arabi e in Arabia Saudita

Paolo Castelli e l’avvocato Daniela Di Francia

Paolo Castelli e l’avvocato Daniela Di Francia

Bologna, 29 maggio 2018 - Il fascino del design italiano incanta anche Dubai. Ora che le Due Torri e la città degli sceicchi sono più vicine – grazie anche al volo diretto dal Marconi –, per le grandi aziende del nostro territorio le possibilità di investimento diventano sempre più concrete, specialmente nel mercato del lusso. Paolo Castelli, azienda leader nel settore dell’arredamento esclusivo lo sa, e ha intenzione di ‘sistemarsi’ all’ombra del Burj Khalifa, il grattacielo a vela che ha scolpito nella memoria collettiva lo skyline di Dubai. L’azienda bolognese, nata dalla storica tradizione della famiglia Castelli, prima nel campo dell’ebanisteria e poi nell’arredo d’ufficio,  da anni invece ha fatto fortuna nel campo dell’interior design, al servizio di clienti speciali. Una cartella compratori piena di ’super ricchi’ insomma, dagli hotel a cinque stelle alle residenze private, fino alle navi da crociera. E allora su quale mercato del lusso puntare se non gli Emirati Arabi?

Facile a dirsi, un po’ meno a farsi. Per questo l’azienda ozzanese si è valsa della collaborazione con gli studi di consulenza Francia Advisor e Di Francia Law Firm dell’avvocato Daniela Di Francia. «Tutto nasce dal mio ultimo viaggio a Dubai – quello di Castelli inizialmente è quasi più un racconto che un’analisi di mercato – è stato siglato l’accordo – continua – per l’apertura del nuovo ufficio di rappresentanza negli Emirati. È una nuova azione strategica per entrare sempre più in un mercato di riferimento in campo internazionale». Dai progetti pubblici alle residenze private, dal settore dell’ospitality ai residence di lusso, tutti ’bersagli’ nel mirino di Castelli verso Expo Dubai 2020. L’occasione è di quelle ghiotte, per dare un’ulteriore spinta a un fatturato che nell’arco di un anno è raddoppiato, passando da 20 a 40 milioni. Numeri da colosso quelli dell’azienda bolognese che conta quattro sedi, tra Bologna, Milano, Carrara, Parigi e 120 dipendenti.

Personalizzazione, questa la parola chiave quando si parla di interior design, «Seguiamo i nostri clienti partendo dalla loro psicologia – continua Castelli – fino alla fine dei lavori». Una filosofia imprenditoriale che nel tempo si è dimostrata vincente, dividendosi fra piccole o grandi forniture o interventi in ambito privato o pubblico. Così come ristrutturazioni, rinnovamenti ei arredi su misura per biblioteche, aeroporti, hospitality, musei, residenze private, auditorium e uffici anche nel settore navale.

«Un grande salto, in cui sarò felice di accompagnare l’azienda – sono le parole dell’avvocato Di Francia –, un salto in un mercato molto promettente, in cui è difficile farsi strada senza una consulenza adeguata, ma dove veramente apprezzano il design made in Italy - continua -. Gli Emirati sono le nuove 'vie della seta', un terreno fertile per le nuove imprese, grazie alla stabilità politica,  ai miliardi di investimenti in mega progetti (5 miliardi riguardano il solo settore dell'ospitality) e una crescente ottica di affrancamento dal petrolio, per un paese che sta diventando sempre più green>.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro