Passante di Bologna: rebus cantieri, la Regione convoca tutti

L’assessore Corsini: "Serve un punto sulle tempistiche, siamo ancora fermi" Summit tecnico con Società Autostrade e Comune entro la metà di marzo

Andrea Corsini (il secondo da sinistra), con Lepore, Bonaccini e i vertici di Aspi

Andrea Corsini (il secondo da sinistra), con Lepore, Bonaccini e i vertici di Aspi

Bologna, 23 febbraio 2023 – La Regione suona la sveglia a tutti quelli che ’vogliono bene’ al Passante: è previsto un summit entro la prima metà di marzo che vedrà al tavolo viale Aldo Moro, il Comune, la Città Metropolitana e soprattutto Autostrade per l’Italia, committente dell’opera. Il motivo? Si è entrati in una fase di stallo, almeno dopo l’apparizione (senza seguito) di una lunga rete da cantiere in via Zambeccari, alle spalle del Parco Nord, laddove dovrà sorgere la prima base strategica per i lavori di allargamento della tangenziale e dell’autostrada. E’ il cosiddetto ’lotto zero’, un primo cantiere che però è vuoto da oltre 50 giorni e non sarebbero previsti, almeno finora, arrivi di ruspe e container, posto che prima dovrebbero tenersi delle indagini archeologiche. Ma non si può perdere tempo sul Passante, anche perché gli accordi sono chiari e sono nero su bianco, come ricorda l’assessore regionale ai Trasporti, Andrea Corsini (Pd).

"Ho convocato tutte le parti interessate: Palazzo d’Accursio, la Città Metropolitana, Autostrade nelle persone dei loro vertici – sottolinea l’assessore –. Chiediamo di fare il punto sulle tempistiche, perché a oggi non si sta muovendo nulla".

La Regione però non si dice preoccupata. "No, assolutamente, sappiamo che si sta per partire. Però fare un punto è importante, non ha senso perdere tempo – ribadisce Corsini –. Abbiamo quel lotto zero recintato, ma poi più nulla, non abbiamo risentito Autostrade. Vorremmo avere tempistiche certi sui cantieri veri e propri, e inoltre anche un cronoprogramma preciso su tutte le opere di compensazione e su quelle complementari.

Le opere di adduzione del Passante sono molto importanti – continua l’assessore –, ed è scritto nero su bianco che quei lavori devono andare di pari passo con quelli dell’allargamento in sede. Ma con questo stallo torna quel timore per i territori, che si parta con il Passante senza mettere mano a quelle opere complementari che sono fondamentali. Faremo un punto anche per ribadire questo impegno, tutto deve muoversi contestualmente".

Le opere di adduzione, tra le quali spiccano il Lotto 3 del Lungosavena, l’Intermedia di Pianura e il Nodo di Funo, varrebbero da sole circa 200 milioni di euro, ma è una stima forse destinata a crescere con gli extracosti. In ogni caso, un investimento non rinviabile.

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