La protesta dei dipendenti davanti alla sede della Perla (foto Schicchi)
Bologna, 5 settembre 2019 - I 126 dipendenti (video) per i quali è stato dichiarto l'esubero nella sede di via Mattei a Bologna attendono la convocazione al Mise, che ora è guidato dal 5Stelle Stefano Patuanelli: intanto, i licenziamenti sono stati sospesi. Ma non cancellati. Prima di tutto, però, venerdì 6 settembre il titolo della Perla, storico marchio di lingerie di lusso, debutta in Borsa a Parigi sul mercato Euronext Growth.
In una nota la società ha spiegato che "non ci sarà un aumento di capitale in relazione alla quotazione, né attraverso un'offerta pubblica né un collocamento privato delle azioni". La quotazione, ha spiegato il Ceo Pascal Perrier "aumenterà la visibilità di La Perla e migliorerà l'accesso al capitale" per il rilancio.
Il prezzo delle azioni è di 4,50 euro per una capitalizzazione attesa di 473 milioni. Dal febbraio 2018 la società è controllata dalla Tennor Holding (ex Sapinda) del finanziere Lars Windhorst, e è in difficoltà: Blomberg riporta perdite operative per 71 milioni di euro su un fatturato di 86 nel 2018, con un indebitamento finanziario netto di 103 milioni.
I sindacati
"Per noi non è una novità. È mesi che si parla del un recupero di capitale del fondo su La Perla. Solo, non capiamo su quale progetto di sviluppo si basi... e se non lo capiamo noi, non lo capiscono nemmeno gli investitori", è l'amaro commento del segretario della Filctem-Cgil bolognese, Roberto Guarinoni. Se,pre venerdì 6 è previsto a Bologna, alle 14.30, l'ultimo degli incontri sindacali in vista dell'incontro al Mise. L'azienda "dovrà dirci se prevede l'uso degli ammortizzatori sociali" spiega Guarinoni. "Noi continueremo a chiedere quale piano industriale abbiano", conclude.
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