Nella Vetreria Bazzanese la trasparenza è di moda

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Vetrieria Bazzanese

Vetrieria Bazzanese

Bologna, 16 giugno 2015 - Tutto il peso di un nome complicato. «Andare in giro con un furgone con sopra scritto ‘Vetreria Bazzanese' (VIDEO) – sorride Ugo Biondi – non è una passeggiata già fuori dal Bolognese. Si immagini lei in Australia...».

Biondi, lei ne è titolare, assieme ad Alberto Benuzzi. Cambiate nome, no?

«Non abbiamo voluto, questione d’affetto».

E di riconoscibilità con i clienti.

«Non più».

Avete cambiato pelle?

«Quando la rilevammo, nel 1992, la Vetreria Bazzanese esisteva da trent’anni. Era solida, ma a stento usciva dai confini provinciali».

Avete fatto piazza pulita?

«Abbiamo mantenuto i vecchi clienti per qualche anno, poi piano piano abbiamo iniziato a guardarci attorno».

Dove?

«Il nostro mercato è quello degli allestimenti di negozi monomarca e punti vendita. Lavoriamo soprattutto con i grandi marchi della moda, nel mondo».

Qualche nome?

«Prada, Miu Miu, Coco Chanel, Salvatore Ferragamo, Max Mara, Armani, Dior, Dolce e Gabbana, Gucci...».

Lei andò dal signor Prada e le disse «vengo da Bazzano, lavoro il vetro, sono bravo»?

«Fu un po’ più complicato. Ma venivamo da un contesto abituato a uscire fuori dai confini provinciali, a puntare più in alto. Quindi, dopo una prima fase di transizione e di cura dei clienti storici della Vetreria Bazzanese, ci è venuto naturale puntare più in alto».

Come si punta in alto? Ci dica.

«Un po’ lo ha fatto il passaparola, un po’ i lavori fatti, soprattutto gli allestimenti di negozi. Gli addetti ai lavori, soprattutto architetti, general contractor e allestitori, vedevano il nostro logo sulle vetrine dei negozi in allestimento. Poi guardavano il lavoro finito, e ci cercavano. Il resto lo ha fatto la pazienza nel chiedere appuntamento e presentarsi dai potenziali clienti».

Il primo salto?

«Prada. Fu il primo al quale ci presentammo senza intermediari. Infatti ci mise un bel po’ a riceverci».

Poi?

«Oggi ci affida gli arredi in vetro di tutti i suoi punti vendita, nel mondo. Apre in Australia? Noi andiamo in Australia».

Perché voi e non altri?

«Per l’alta qualità a prezzi di mercato, la velocità nella risposta a un ordine, la collaborazione con il cliente nella realizzazione degli allestimenti e dei mobili e poi la serietà nel post-vendita».

Serietà, lo dicono tutti.

«Se un vetro, in un negozio di Praga, ha un difetto, non ce lo facciamo certo spedire. La notte parte un nostro tecnico, arriva in loco, distrugge il vetro vecchio e lo sostituisce con uno nuovo. Sono cose che colpiscono il cliente, soprattutto all’estero. Ma a noi sembra normale. Questione di particolari».

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