Rifiuti Bologna, Hera resta il gestore per altri 15 anni

La multiutility guida il raggruppamento di imprese che ha vinto la gara: 50 i comuni, tra cui Bologna, coinvolti per un appalto da 1,7 miliardi

Raccolta rifiuti a Bologna

Raccolta rifiuti a Bologna

Bologna, 26 novembre 2021 - La gestione dei rifiuti (urbani e assimilati) nell’area bolognese resta nella mani di Hera: la multiutility guida infatti il raggruppamento temporaneo di imprese (costituito insieme alla cooperativa Brodolini e al Consorzio Stabile Ecobi) che si è aggiudicato la gara bandita da Atersir: 50 i Comuni coinvolti, a partire da Bologna città, per un appalto da 1,7 miliardi in 15 anni. Come richiesto in sede di gara, la Rti guidata dal gruppo Hera, già gestore uscente del servizio nei medesimi Comuni metterà in campo investimenti per la misurazione dei rifiuti, con la finalità di minimizzare quelli indifferenziati e aumentare i quantitativi avviati a riciclo.

Alla base dell’offerta presentata ci sono poi, come viene sottolineato da Hera, la sensibilizzazione e il coinvolgimento attivo di cittadini e imprese al fine di favorire la riduzione del quantitativo degli scarti, in particolare indifferenziati, e una raccolta differenziata sempre più spinta. Già dai primi mesi di attivazione del nuovo contratto di servizio, Hera avvierà "campagne di comunicazione e informazione volte a elevare il coinvolgimento dei cittadini".

Si tratta di "un’aggiudicazione in continuità con la nostra presenza su quel territorio e che rappresenta una duplice conferma – commenta il presidente esecutivo Tomaso Tommasi di Vignano –. Da un lato, della qualità del nostro operato con una delle attività che, sin dalla sua nascita, hanno caratterizzato l’eccellenza di Hera. Dall’altro, della competitività che il gruppo riesce a esprimere nel settore ambientale, anche davanti a procedure di gara di livello europeo".  

Con questa assegnazione, i cinquanta Comuni interessati "hanno tutti gli strumenti per affrontare la sfida della transizione verso una gestione dei rifiuti urbani sempre più evoluta e sostenibile e, più in generale, verso una vera economia circolare", aggiunge l’amministratore delegato del Gruppo Hera, Stefano Venier.  

Oltre al capoluogo, l’elenco dei 50 Comuni bolognesi oggetto della gara comprende Alto Reno Terme, Baricella, Bentivoglio, Borgo Tossignano, Budrio, Camugnano, Casalecchio di Reno, Casalfiumanese, Castel d’Aiano, Castel del Rio, Castel di Casio, Castel Guelfo, Castel San Pietro Terme, Castello d’Argile, Castenaso, Castiglione dei Pepoli, Dozza, Fontanelice, Gaggio Montano, Galliera, Granarolo dell’Emilia, Grizzana Morandi, Imola, Lizzano in Belvedere, Loiano. Sono coinvolti poi i Comuni di Malalbergo, Marzabotto, Medicina, Minerbio, Molinella, Monghidoro, Monte San Pietro, Monterenzio, Monzuno, Mordano, Ozzano dell’Emilia, Pianoro, Pieve di Cento, San Benedetto Val di Sambro, San Giorgio di Piano, San Lazzaro di Savena, San Pietro in Casale, Sasso Marconi, Valsamoggia, Vergato, Zola Predosa. Rientrano in territorio toscano i comuni di Firenzuola, Palazzuolo sul Senio e Marradi.  

Non mancano le voci contrarie relative all’operato della multiutility: "I bolognesi sono stanchi delle promesse di Hera. Nonostante aumenti la differenziata siamo ancora ben lontani sia dal successo della tariffa puntuale, sia da una raccolta ordinata e con una gestione dei subappalti soddisfacente – dichiara il gruppo Lega alla notizia dell’assegnazione della gara –. L’augurio è che venga al più presto superato il sistema di raccolta porta a porta. Hera lo ha assicurato più volte e auspichiamo sia attuato entro la fine del 2022, come proposto dal nostro gruppo in Consiglio comunale con un ordine del giorno".

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