Sana Bologna 2022, via alla 34esima edizione del bio: cosa c'è da sapere

A BolognaFiere il salone internazionale dei prodotti biologici e naturali

Sana Bologna 2022 (FotoSchicchi)

Sana Bologna 2022 (FotoSchicchi)

Bologna, 8 settembre 2022 - A BolognaFiere apre oggi le sue porte Sana (foto), la 34esima edizione del salone internazionale del biologico e del naturale. Un evento che coinvolge più di cento aziende e che riflette sull'importanza del biologico, del naturale e del sostenibile.

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Sono arrivati visitatori ed espositori da tutta Europa e da tutta Italia per la fiera, che apre il suo programma nel padiglione 28 con 'Rivoluzione Bio - il biologico tra il presente e il futuro', giunto alla quarta edizione. E per l'occasione, il Presidente di BolognaFiere, Gianpiero Calzolari, ha detto: "Il biologico è all'avanguardia. Chi ha messo in piedi quest'iniziativa è riuscito a guardare davanti a sé". Tra i presenti, il sindaco Matteo Lepore e il Presidente della Regione Stefano Bonaccini.
 
I prodotti proposti, quindi, sono tutti biologici e provengono da varie regioni del nostro paese: "Produciamo olive dal 1938 - ha spiegato l'espositore di Tempera - olive, un'azienda marchigiana -. Ci siamo introdotti nel biologico per diversificare il mercato e uscire dalla nostra territorialità". Lo sbocco lavorativo, infatti, è una delle motivazioni che hanno spinto altre realtà ad abbracciare il mondo bio, come l'azienda siciliana Kirat: "Siamo produttori di caramelle di carruba, lavoriamo con aromi naturali, zucchero di canna bio e sciroppo di Agave- ha spiegato il proprietario-. Lanciarci nel biologico ha permesso un sbocco lavorativo più ampio". In più, sono i clienti stessi a preferire prodotti biologici e sostenibili: "Proponiamo prodotti sani, che derivano dalla nostra terra. I prezzi sono elevati, ma questo è il mercato. Produciamo oli, aromatizzati e normali, composte e prodotti sottolio" ha detto Società cooperativa agricola Vaira. E a proposito di costi, l'Azienda Agricola Biologica Parano, produttrice di nocciole, ha raccontato che la loro realtà è biologica da vent'anni: "È stata una scelta futuristica, inizialmente molto pesante a livello economico, ma della quale adesso raccogliamo i frutti". 
 
Tanti anche i venditori della regione: "il nostro aceto balsamico di Modena è D.O.P., riconoscibile dalla bottiglia di giugiara - ha fatto sapere il Consorzio produttori antiche acetaie -. Garantiamo un'eccellenza gastronomica territoriale". Oltre all'aceto, protagonista anche il parmigiano reggiano: "Siamo dell'idea che il parmigiano vada fatto, e non fabbricato - ha raccontato il produttore del Bio Caseificio Sociale Santa Rita -. L'alta qualità deriva dalla vacca bianca modenese, che si reputa ormai in via di estinzione". 
Non solo alimentari, ma anche utensili e oggetti sostenibili, come Kelan Kanteen: "offriamo borracce, termos e materiale per bambini e neonati in acciao marino riciclato. I costi sono elevati, ma non vogliamo togliere nulla alla Terra". 
 

 

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