Bologna, 9 settembre 2023 - Vestire sostenibile è possibile. Al Sana ci sono, infatti, espositori che hanno escogitato, studiato e poi trasformato in realtà capi composti da materiali biodegradabili o provenienti direttamente dalla Terra. Ecco due proposte da non perdere.
Y-glam Srls
Dopo più di trent’anni di carriera come modellista, Marina Borrini propone una sua linea d’abbigliamento, che è biologica e chic allo stesso tempo, innovativa e nuova. Ci sono t-shirt, maglie a maniche lunghe e felpe con cappuccio. E tutto è nel segno del bio, perché i tessuti provengono fa fibre naturali, dal bamboo cotone biologico, e non manca nemmeno l’estratto del mentolo, che apporta benefici alla pelle; si utilizza anche la canapa e il jersey di bamboo. Ma c’è anche una linea sportiva ecosostenibile, fatta da tessuti a basso impatto ambientale, con tutte le certificazioni alla mano, che vede l’utilizzo dell’eco viscosa.
Innbamboo
Innbamboo è il maestro dei foulard, colorati e delicatissimi, provenienti principalmente dal bamboo, unito a materiali ecosostenibili, come il cotone bio. E il mercato, italiano quanto estero, apprezza la raffinatezza del foulard, arricchito - in una specifica collezione - da prestigiose illustrazioni di un’artista romana, che raccontano la storia dei quattro continenti. E quest’anno il lancio vede un foulard composto da bamboo e seta rigenerata, unendo tessuto umano e vegetale. Il bamboo è coltivato dall’azienda, proponendo così un ciclo unico da coltivazione a produzione.