Bologna prima in start up. Sono 268, in crescita sullo scorso anno

La città è seconda nelle classifiche solo a Venezia. E dalle Due Torri, quattro giovani imprenditori sono andati alla conquista della Silicon Valley

Mario Monticelli di Aquabuddy davanti alla sede di Linkedin, in California

Mario Monticelli di Aquabuddy davanti alla sede di Linkedin, in California

Bologna, 30 aprile 2018 - Ancora una volta ‘La Dotta’ si contraddistingue per essere terra di menti innovative, dove stranieri, donne e giovani sono al centro di questo grande successo. Sono ben 268 infatti le start up della Città metropolitana, secondo l’ufficio statistica della Camera di Commercio, con un incremento netto del 41,8% rispetto all’anno precedente: un dato secondo solo a livello nazionale al +43,8 % di Venezia. E tra queste sono in aumento dell’83,3 % le start up innovative femminili, che ora sono arrivate a quota 33. Anche i ragazzi tra i 18 e i 35 anni, e gli stranieri hanno deciso di mettersi in gioco: fondando sul territorio rispettivamente 46 e 9 realtà innovative.

Nonostante il settore maggiormente sviluppato nell’ambito delle start up sia da sempre quello della consulenza informatica e produzione di software, rispetto al 2016 sono aumentate di più del 26% le nuove realtà legate all’industria e all’artigianato. L’indice mostra infatti come ben 53 start up del territorio bolognese si occupino di innovazione in campo di costruzioni e manifattura: attività solitamente considerate lontane dagli scenari più futuristici.

Prima provincia della regione, Bologna detiene circa il 31,1% di tutte le start up attive del territorio emiliano-romagnolo che comunque si riconferma al secondo posto in Italia per numero. Così, proprio per supportare queste realtà, anche quest’anno la Regione insieme ad Aster ha mandato, per il programma SiliconValley Mindset, dieci start up innovative dell’Emilia-Romagna negli States, per dare loro l’opportunità di conoscere da vicino le terre sede di giganti quali Google o Apple. Di queste aziende ben quattro sono bolognesi: FreeCopia nell’ambito delle stampe, OaCP S.r.l e Aquabuddy nella sanità, e Revolufashion all’avanguardia nella moda.

Tutte realtà che si sono dimostrate capaci di distinguersi dalle tante partecipanti al bando regionale, per alcune caratteristiche considerate discriminanti ed essenziali nel panorama economico mondiale. Necessaria la stabilità e la capacità di incontrare i bisogni reali dei clienti distinguendosi dalla concorrenza. Il programma messo in piedi dalla Regione è consistito in workshop in Silicon Valley con professionisti del settore, visite a incubatori e incontri con finanziatori. La speranza è di aver creato un’opportunità di business per gli intraprendenti imprenditori locali, ma anche per il territorio, che potrà ora confrontarsi, grazie alla loro esperienza acquisita, con una mentalità improntata alla crescita quale quella californiana.

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