GIOVANNI DI CAPRIO
Economia

Turismo, Bologna è quarta per sovraffollamento, ma con distacco

L’indice che misura la densità di viaggiatori è cresciuto fino al valore 9. Ben lontano dalle mete più visitate, come Venezia, Firenze, Roma e Milano

L’indice di densità turistica di Bologna è il più basso tra le grandi città italiane, ma è in aumento.

L’indice di densità turistica di Bologna è il più basso tra le grandi città italiane, ma è in aumento

Bologna, 14 agosto 2024 – L’indice di densità turistica di Bologna è il più basso tra le grandi città italiane, ma è in aumento. Abbiamo effettuato l’analisi su cinque città del Paese, dividendo il dato delle presenze per il numero della popolazione. Il risultato della divisione è l’indice di densità turistica che restituisce una fotografia di quanto incide il turismo nelle città. Nel caso di Bologna, l’incidenza è di 9. Le presenze turistiche nel solo territorio del comune per l’anno 2023 sono state 3.519.966 a fronte di una popolazione che si attesta intorno alle 390mila unità. Per quanto riguarda le altre quattro città italiane prese in considerazione (Venezia, Firenze, Roma e Milano), i numeri sono nettamente maggiori. A vincere lo ’scudetto’ in questa speciale classifica è Venezia: la città lagunare nell’anno 2023 ha segnato 13 milioni e 360mila presenze (meno, però, rispetto ai 13 milioni e 800mila del 2019), a fronte di una popolazione di poco più di 250mila unità. Risultato: l’indice supera la soglia dei 50 e si attesta a 53,40. Secondo posto per Firenze – al centro del dibattito sul turismo per la volontà di limitare gli affitti brevi in centro – con un indice di densità turistica che supera di poco il valore di 30 (30,32). Le presenze nel 2023 all’interno del solo comune fiorentino superano gli 11 milioni. La popolazione, invece, è simile a quella felsinea: quasi 365mila unità nel 2023.

Nel gradino più basso del podio c’è la Capitale. Roma, tuttavia, è al primo posto per presenze turistiche in Italia (oltre 49 milioni) e vanta la popolazione più numerosa del Paese (quasi 2,8 milioni di residenti). Per questo l’indice non supera i 17,86. L’ultima città presa in considerazione è Milano, di cui abbiamo solo il dato delle presenze e della popolazione dell’anno 2022. In questo caso, l’indice di densità turistica è pari al valore di 7,45. Tuttavia, le previsioni del 2023 lasciano presagire un aumento sostanziale dell’indice milanese, che va verso il sorpasso nei confronti di Bologna. Il tema del turismo è tornato al centro del dibattito locale in seguito all’articolo pubblicato sul New York Times in cui Bologna viene definita ’un mangificio’. Ad accendere ulteriormente la discussione ci hanno pensato anche i dati sui negozi aperti e chiusi nella settimana di Ferragosto e la polemica dell’ ‘overturism’.

Quindi, alla luce dei numeri appena riportati, la domanda che uno potrebbe porsi è: com’è cambiato il turismo bolognese nell’ultimo decennio? Non considerando il periodo della pandemia Covid (2020-22), le presenze turistiche nel solo territorio comunale sono rimaste stabili, con un vero e proprio boom nel 2015: quasi 4 milioni di presenze in città, dopo che nel 2014 si era arrivati a malapena a 2,2 milioni.

Il dato del 2015 è quello che più si avvicina ai 3,5 milioni di presenze turistiche del 2023 (+350mila rispetto al 2019). Per il resto, nel triennio 2016-18, i turisti si attestano intorno alla soglia dei 3 milioni.

E l’incidenza? Dal 2014 al 2023, la densità turistica è balzata dal 5,68 al 9 dello scorso anno (+3,32 e +37% rispetto al 2014). Quindi, se in 10 anni i turisti sono aumentati di quasi 1,5 milioni di unità, d’altro canto la popolazione è aumentata di sole 10mila unità. Per questo, la densità turistica oggi è nettamente maggiore rispetto a prima. Tradotto: un incremento del turismo c’è e si vede, ma da abitante si può avere una percezione maggiore di turisti in città rispetto a quelli che poi ci sono rispetto alle altre grandi città italiane.