Unipol Bologna Unibo, nuovo accordo di 3 anni nel segno della ricerca

Il Gruppo e l'Ateneo rinnovano la loro collaborazione per master e corsi di studio

Bologna, 12 dicembre 2022 - Tre anni d'intesa nel segno della ricerca, della formazione e dell'orientamento. Il Gruppo Unipol e l'Alma Mater hanno rinnovato oggi per altri tre anni l'accordo quadro per realizzare attività congiunte nel campo della didattica e della ricerca. L'obiettivo è collaborare su progetti strategici, partecipare a bandi competitivi, finanziare giovani ricercatori, organizzare attività di 'placement' e orientamento, lavorare insieme a progetti di innovazione tecnologica e sociale.

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In particolare, per il prossimo futuro Unipol e Ateneo di Bologna prevedono di collaborare anche su nuove tematiche come l'AgriTech. Sul fronte didattico, invece, è prevista tra l'altro la co-progettazione di nuovi master e percorsi di alta formazione in ambito assicurativo, economico-finanziario, ingegneristico, informatico, medico e assistenziale. Nell'ultimo triennio, il Gruppo Unipol è diventato partner dell'Alma Mater nel Centro nazionale sui big data finanziato dal Pnrr con sede a Bologna, nel Centro nazionale per la mobilità sostenibile e nel Partenariato esteso dedicato allo sviluppo sostenibile coordinato proprio dall'Ateneo felsineo.

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Unipol ha poi collaborato alle attività di ricerca sui rischi atmosferici, con la realizzazione di un indice climatico europeo sugli eventi estremi, e sui rischi alluvione, con la definizione di una mappa nazionale di pericolosità idraulica. In ambito didattico, il Gruppo ha contribuito a corsi di studio in ambito medico, con tecniche di 'machine learning' applicate alla medicina. 

"Questo accordo ha mille possibilità di sviluppo- commenta il presidente del Gruppo Unipol, Carlo Cimbri- non dovrebbe essere strana una collaborazione tra una grande Università e una grande azienda. Sarebbe strano se non ci fosse. Quando rapporti come questi si limitano solo al finanziamento di alcune borse di studio, non si colgono le reali potenzialità di questo genere di collaborazioni, che invece sono più proficue se hanno basi scientifiche comuni". Dal canto suo, il rettore Giovanni Molari si dice "convinto che sia molto importante per l'Università di Bologna ampliare l'interlocuzione con le aziende del territorio per far crescere le nostre attività. Continueremo in questa direzione". 

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