Vendita Ducati, arriva l'offerta di Eicher Motors

L’azienda sarebbe pronta a offrire 1,5 miliardi di euro, contro gli 1,2 miliardi della famiglia Benetton. Ma l’operazione è congelata per l'opposizione dei dipendenti e i sindacati del gruppo

Claudio Domenicali, presidente a ad di Ducati Motor (LaPresse)

Foto LaPresse - Massimo Paolone 20/01/17 Bologna (Italia) Cronaca MotoGP - La presentazione del team Ducati 2017 con Lorenzo e Dovizioso Nella foto: Claudio Domenicali Photo LaPresse - Massimo Paolone 20 January 2017, Bologna (Italy) MotoGP - The presentation of the Ducati 2017 team with Lorenzo and Dovizioso In the pic: Claudio Domenicali

Bologna, 7 settembre 2017 - C’è anche l’indiana Eicher Motors, titolare del marchio di moto Royal Enfield, tra gli interessati all’acquisto di Ducati Motor. Lo riporta il quotidiano economico indiano in lingua inglese, The Economic Times, specificando che Siddharta Lai, ad dell’azienda, il cui nome fu uno dei primi a circolare, lo scorso aprile, quando di diffusero i rumors sulla vendita di Ducati da parte di Audi-Volkswagen, “sta mettendo a punto la sua proposta dal punto di vista strutturale e finanziario, con una serie di banche e di società di consulenza, e che dovrebbe essere pronta prima prima della scadenza dei termini di presentazione, fissati entro la fine del mese”.

Alta l’offerta, la più alta finora, visto che gli indiani sarebbero pronti a presentare un’offerta di 1,8-2 miliardi di dollari, ovvero circa 1,5 miliardi di euro, contro gli 1,2 miliardi offerti dalla Edizione Holding, cassaforte della famiglia Benetton. Gli altri nomi sul tavolo sono quelli di Investindustrial, gli ex proprietari di Ducati, coloro che vendettero ad Audi nel 2012 per 860 milioni di euro, della statunitense Polaris Industries e dei private equity Bain Capital e Pai Partners.

Tutti conti senza l’oste, al momento, visto che già a fine luglio il gruppo Audi-Volkswagen aveva frenato sulla vendita. Stop ribadito ancora a fine agosto per voce del responsabile delle strategie del Gruppo Volkswagen, Thomas Sedran, che alla Reuters aveva detto “in questo momento per il gruppo è più importante invesrtire su nuovi mercati che vendere”. Il motivo è arcinoto: la vendita di Ducati, come tutte le decisioni strategiche nel gruppo Audi-Volkswagen, deve essere presa dal comitato di sorveglianza del gruppo, che è composto per la metà esatta da rappresentanti dei lavoratori e sindacati interni che già più volte e pubblicamente si sono opposti strenuamente alla vendita. Da qui i motivi del congelamento della partita. Con i cinque pretendenti già palesatisi ancora fermi a guardare alla finestra, chissà per quanto.

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