Mostra 'Viaggio in Etruria', il Comune di Bologna apre ai privati

Per la realizzazione e la gestione dell'esposizione sarà utilizzato lo strumento della concessione di servizi

Bologna, il progetto dell'allestimento della mostra 'Viaggio in Etruria'

Bologna, il progetto dell'allestimento della mostra 'Viaggio in Etruria'

Bologna, 30 gennaio 2018 – Sarà un vero e proprio 'Viaggio in Etruria' la mostra che l’Istituzione Bologna Musei ha in programma al Museo Civico Archeologico tra dicembre 2019 e maggio 2020. Il progetto scientifico è elaborato dagli esperti del Museo Archeologico in collaborazione con la cattedra di Etruscologia e Antichità Italiche dell’Università di Bologna, e per la prima volta si utilizzerà per la realizzazione e la gestione dell'esposizione lo strumento della concessione di servizi. Strumento che è già online in questi giorni, e chiuderà il prossimo 27 febbraio alle16; si può trovare pubblicato sul sito del Comune di BolognaIl bando permette l’interazione virtuosa fra pubblico e privato, valorizzando da un lato l’intenzionalità progettuale del Museo, dall’altro l’opportunità agli operatori di settore più qualificati di essere coinvolti nella produzione di un importante evento espositivo. “Ritengo importante che l’Istituzione Bologna Musei abbia innovato la metodologia di scelta del partner privato nella realizzazione della Mostra Viaggio in Etruria – afferma l’assessore alla Cultura del Comune di Bologna, Matteo Lepore -. Questa scelta è innovativa non solo a livello locale, ma anche a livello nazionale e valorizza la sempre maggiore trasparenza con la quale l’Amministrazione Comunale intende portare avanti le gare, anche nel settore culturale”.

Tornando alla mostra, per dare forma definitiva all’intuizione iniziale è stato istituito un prestigioso comitato tecnico-scientifico, che vede la sinergia di Musei, Soprintendenze, Università, CNR. L’intento è quello di offrire al grande pubblico un quadro complessivo della storia e della civiltà degli Etruschi, presentando ai visitatori prevalentemente novità di scavo e di ricerca, attraverso la cornice narrativa del viaggio. Scelta che permette di far emergere la realtà sfaccettata delle diverse 'Etrurie': sarà proprio il paesaggio, in cui il visitatore è immerso, a mettere in luce le diverse vocazioni e i differenti sviluppi storici e culturali delle aree trattate, in una cornice che dai i pianori tufacei dell’Etruria Meridionale giunge alla vastità della pianura Padana, passando per i paesaggi appenninici fatti di dolci vallate, per le coste tirreniche aperte al mare e alle sue novità, per le fertili piane della Campania. “Il progetto scientifico della Mostra Viaggio in Etruria è elaborato dal nostro Museo Archeologico (con la collaborazione della Università e di un Comitato Nazionale che comprende i maggiori specialisti del settore.)- aggiunge Roberto Grandi, presidente dell’Istituzione  Bologna Musei. - In questo caso il processo realizzativo è stato diviso in due fasi. Nella prima, il Museo Archeologico ha definito il concept dell’allestimento su cui ha aperto un avviso pubblico  vinto da Panstudio Architetti. Ora abbiamo pubblicato un ulteriore  avviso pubblico per l’attribuzione, in concessione,  della realizzazione e gestione della Mostra. Con questa modalità, che raddoppia la trasparenza delle procedure, siamo in grado di assicurarci le migliori competenze dei privati che operano nel settore della creazione di allestimenti e in quello della realizzazione e gestione”. L'allestimento, progettato da Panstudio Architetti, definisce tutti gli aspetti essenziali della mostra: dal concept, alla distribuzione delle tappe e delle sezioni espositive, fino all'identificazione capillare di ogni singola struttura d'allestimento e vetrina. Sarà articolato in due parti distinte: una prima, iniziale, concettuale e cronologica e una seconda di carattere geografico e topografico, che si caratterizza per essere il vero e proprio viaggio ideale attraverso le località dell'Etruria. “Abbiamo creato un allestimento che gioca su elementi fortemente evocativi: strutture espositive che richiamano, anche se in forma semplificata, le mura etrusche, grandi ricostruzioni grafiche, ambientazioni dei reperti all’interno dei paesaggi attraverso fotografie e filmati – racconta Paolo Capponcelli di Panstudio Architetti. - Strumento importante per orientare il visitatore sarà l’uso del colore: dai colori primari dello spettro utilizzati nella prima parte di percorso, fino ai toni più legati alla terra, al mare e alla vegetazione delle sezioni topografiche successive. Infine, il visitatore sarà guidato nel percorso da una “strada” che si snoda lungo tutto lo spazio della mostra, collegando non solo idealmente le diverse località dell’Etruria”. 

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