Woman In It Awards 2020, vince Federica Romagnoli. Donne alla conquista della tecnologia

Al primo posto la manager bolognese di Yoox Net-A-Porter. Alle ragazze dico: "Seguite i vostri sogni, sempre. E non arrendetevi mai"

Al centro la manager bolognese Federica Romagnoli mentre stringe il premio vinto a Londra

Al centro la manager bolognese Federica Romagnoli mentre stringe il premio vinto a Londra

Bologna, 31 gennaio 2020 - Basta stereotipi e falsi miti. La tecnologia ha bisogno delle donne. Certo, gli uomini ci sanno fare. Ma anche le donne non sono da meno. Del resto l’intelligenza non conosce genere, e a dimostrare che femminilità e informatica possono andare a braccetto è la manager bolognese Federica Romagnoli di Yoox Net-A-Porter che, proprio ieri a Londra, ha conquistato il ’Women in It Awards 2020’ nella categoria ’E-Skills Initiative of the Year’. Federica, cosa significa per lei questo riconoscimento? "È un importante traguardo, la conferma che nuovi modelli di ruolo in un settore come quello della tecnologia in cui la rappresentanza femminile è ancora limitata, sono necessari e alcune volte decisivi. Ma questo è solo un punto di partenza" Di cosa si occupa in azienda? "Il mio lavoro consiste nel massimizzare diversità, inclusione, ascolto, rispetto e apprendimento tra le persone che lavorano in azienda. Tutti ingredienti indispensabili per poter crescere in modo ’agile’ ed essere un esempio per tante altre realtà aziendali. Secondo lei, quali sono le doti richieste alla donna per raggiungere il successo? "A parità di capacità è sicuramente l’ambiente di lavoro a determinare il successo, che sia per una donna o per un uomo. Ed è per questo che in azienda promuoviamo l’inclusività e la diversità come fattori chiave per il successo: solo un team più eterogeneo possibile avrà maggiori probabilità di risolvere le sfide e raggiungere gli obiettivi prefissati. Che cosa ne pensa della disparità di genere sul lavoro? "Non riuscire a valorizzare il lavoro delle donne vuol dire non avere uno sguardo lungimirante sul nostro futuro come società, dove la partecipazione femminile in linea con quella maschile significa più ricchezza per tutti. Permettere a tutti i giovani di apprendere skill digitali e di informatica significa poter a poco a poco abbattere il muro della disparità, a partire proprio dal settore tecnologico". Competenze digitali che lei si impegna a trasmettere proprio ai giovani, vero? "Esatto, il premio che ho vinto riguarda proprio la collaborazione con la Fondazione Golinelli, iniziata nel 2016 come progetto pilota che ha coinvolto 200 studenti a Bologna. L’obiettivo era, come lo è tuttora, quello di stimolare le nuove generazioni verso l’esplorazione del mondo digitale. Solo l’anno scorso siamo riusciti a coinvolgere oltre 3.200 studenti e siamo felici di poter contribuire all’educazione dei giovani attraverso i nostri laboratori e programmi. Recenti ricerche mostrano che oltre il 50% delle ragazze pensa che le carriere nel settore tech siano poco entusiasmanti, eppure il loro interesse è piuttosto tangibile all’interno dei nostri workshop ed è fondamentale nutrirlo fin dall’inizio". Infine, cosa direbbe alle ragazze che sognano una carriera come la sua? ◾ "Di avvicinarsi alla tecnologia con la convinzione che anche noi donne possiamo assolutamente dare un contributo importante in un campo come questo. Testa alta, sempre: seguite i vostri sogni, le vostre passioni. E ricordate che davanti a qualsiasi difficoltà non bisogna mai arrendersi!".  

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