Blogna, 12 dicembre 2023 – Come guardare al mondo del lavoro, all’interno di uno scenario in continua evoluzione? E come attrezzarsi davanti alle transizioni, preservando insieme efficienza, produttività ed equilibri occupazionali? Sono soltanto alcuni dei quesiti esaminati durante l’evento inaugurale ‘Il lavoro nel XXI secolo’, primo talk della rassegna ‘YunuStage-Verso la Giornata italiana del social business 2024’ promossa dalla Fondazione Yunus in collaborazione con Bristol Talk. L’incontro – che si è tenuto al Cefal di San Lazzaro e andrà in onda venerdì 15 dicembre su Trc alle 21.30 (canale 15) – è stato condotto dal giornalista Lorenzo Benassi Roversi, esplorando "le sfide che il mondo del lavoro si ritrova oggi ad affrontare".
"Siamo in un momento di transizione, tra un mondo e un altro. Ma anche tra un’economia e un’altra – spiega Gian Luca Galletti, presidente Emil Banca e Ucid – dove un aspetto fondamentale è anche quello sociale. Yunus è stato precursore in questo, perché ha sottolineato come non ci possa essere un’economia sana se non c’è un’economia sociale che rispetti tutti". Non solo. "Il rapporto tra l’impresa e il sociale sarà sempre più stretto, fino a diventare un bene sociale, perché si dovrà sempre più interagire col territorio, con il terzo settore, le istituzioni". L’incontro ha anche focalizzato l’attenzione sui dati che fotografano la nostra città – dal tasso di occupazione pari al 76,8 per cento (la media in Italia è del 65 per cento) e un valore aggiunto pari a 44mila euro pro capite (27mila la media nazionale) – ma a cui si sommano anche diverse ‘ombre’, a partire dalla quinta posizione tra le città più care per la casa per prezzo al metroquadro. "Se guardiamo il reddito pro capite e lo confrontiamo con il costo della vita a Bologna, ci rendiamo conto che emergono delle difficoltà – continua Galletti –. In questo territorio si devono fare i conti non soltanto con la povertà assoluta, ma anche con la povertà relativa".
"A Bologna si vive bene, ma anche questa virtuosa città ha delle criticità – spiega Rosalba Carbutti, giornalista del Carlino – il divario di genere sulle retribuzioni, ad esempio, è in linea con la media italiana, dove le donne guadagnano il 30 per cento in meno rispetto agli uomini. Un tema, questo, che va messo in cima all’agenda politica". Tra gli ospiti anche Enrico Bassani, segretario Cisl area metropolitana bolognese: "È importante che i lavoratori abbiano la possibilità di operare nella gestione della loro impresa: un aspetto significativo è che, da quanto si è visto nei territori in cui questa possibilità esiste, le imprese ne traggono beneficio".
E se questa è la fase "in cui non possiamo permetterci un pensiero ‘disgiuntivo’, che separa o sconnette – afferma Massimiliano Colombi, sociologo Fondazione Yunus Italia – bisogna indirizzare anche lo sguardo verso le nuove generazioni. I giovani, infatti, ci aiutano a stare con un pensiero nuovo sulle transizioni: questa è un’occasione da esplorare perché, proprio come dice Yunus, riconoscere delle sfide sociali condivise tra le generazioni può essere l’arrivo di un nuovo business sociale". Anche per questo una fondamentale importanza è rivestita dai "percorsi formativi – sottolinea Federica Sacenti, direttrice MCL-Cefal – un ‘seme’ che accresce consapevolezze e avvicina sempre di più verso il mondo del lavoro. Un lavoro che non si deve tradurre solo in uno stipendio, ma in passione e valori".
g. d.c.