Ztl verde, i cittadini: "Le auto elettriche costano troppo"

Molti i residenti sono preoccupati per i prezzi delle auto di ultima generazione. E i commercianti temono di perdere clienti

Bologna, 20 luglio 2022 - C’è aria di dissenso tra i cittadini. In molti bocciano quello che sembra essere un progetto radicale dell’amministrazione: un’area verde a pagamento anche per i residenti che potrebbe entrare in funzione entro la fine del mandato di Lepore. "Non sono d’accordo – dice Diletta Cremonini –, io penso che più gente venga in centro e meglio è, soprattutto per i commercianti".

La parola ai cittadini
La parola ai cittadini

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E un punto centrale sul quale molti cittadini si sono ritrovati d’accordo è il fatto che non tutti possono permettersi un’auto elettrica o ibrida, le quali sarebbero esentate dal pagamento. "Va bene l’ecologia – spiega Marco Cremonini –, ma quante persone saranno in grado di acquistare vetture di ultima generazione? Non parliamo di un investimento di poco conto per i cittadini". Per Pier Luigi Sforza, invece, il problema è più generale: "Fin quando di auto elettriche ce ne sono poche, come oggi, va anche bene. Ma quando quasi tutti ne avranno una e tutti saranno autorizzati a circolare in centro allora saremo punto e a capo".

Anche Lara Cremonini, che in centro viene tutti i giorni in bicicletta racconta che "nonostante io sia d’accordo con l’utilizzo delle elettriche o ibride perché il problema dello smog è evidente, resta il fatto che è difficile, se non per molti impossibile, dotarsi di un’auto del genere in così poco tempo". Mentre ad Angelo Buganè che in centro ha un’attività nella quale lavora da quasi cinquant’anni la Ztl verde lo preoccupa: "Io ho bisogno di lavorare e se i cittadini verranno meno in centro per colpa di questa misura potrei perdere la clientela".

Più draconiano, invece, Vincenzo Gamberini: "I bolognesi sono vessati da questo continuare a chiedere soldi per ogni cosa". Per Gianluca Fontantelli, invece, non è solo una questione di soldi: " Sarebbe intelligente pagare il permesso, fare quello che si ha da fare e poi andare via". Ma c’è anche chi è d’accordo senza alcuna riserva, come Leonardo Cervelli: "Sarebbe anche ora. Anzi mi auguro che dall’elettrificazione si passi al più presto all’idrogeno che è ancora meno inquinante".

 

 

 

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