Elezioni Bologna 2021, Battistini: "Spostiamo il cinema in piazza e il Sant’Orsola"

Il candidato sindaco civico, sostenuto dal centrodestra, presenta il proprio programma elettorale in vista delle elezioni del 3-4 ottobre e dentro c’è di tutto e di più

Fabio Battistini

Fabio Battistini

Bologna, 11 settembre 2021 - Fabio Battistini, candidato sindaco civico sostenuto dal centrodestra, presenta il proprio programma elettorale in vista delle elezioni del 3-4 ottobre e dentro c’è di tutto e di più.

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Dallo spostamento del cinema sotto le stelle in piazza VIII agosto a quello del policlinico Sant’Orsola fuori città, per creare “una cittadella sanitaria fuori dai viali”, fino alla privatizzazione della Fiera (anche questa traslocata in “un’area più idonea”) a un grande raccordo anulare intorno a Bologna, con la costruzione sia del Passante sud che del Passante nord. 

"Io non mi identifico in un percorso glorioso che entrerà nella storia - spiega Battistini -, mi identifico nell'approccio ai problemi concreti. Il programma che abbiamo presentato risponde alle attenzioni dei nostri concittadini ci hanno posto in questi mesi, perché in questa città i problemi sono sempre gli stessi: traffico, sicurezza e degrado. Non so se sia un approccio ‘guazzalochiano’, ma sicuramente è un approccio concreto”. Due le direttive principali: quella della quotidianità, appunto con temi come lotta al degrado e mobilità, e uno più in prospettiva, con lo sviluppo e la rivoluzione di alcune infrastrutture. “Il cinema in piazza è un’idea carina e simpatica - sostiene il -, ma, in una delle piazze più belle del mondo, non si possono avere le sedie sul Crescentone per due mesi”. 


Battistini punta poi a eliminare la raccolta porta a porta in centro storico, definita “impresentabile”, e rilancia: “i giochiamo una partita vera. I sondaggi sono in crescita del 9% nell'ultima settimana, abbiamo fiducia”. Infine, chiosa: “Il nostro è un programma aperto, che non si ferma al 5 ottobre, qualsiasi cosa succeda. E se diventerò sindaco, vorrò anche Matteo Lepore seduto a quel tavolo per ragionare su questi problemi”.

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