Bignami: "Leggi più severe E colpire i consumatori"

Il deputato di FdI plaude all’operazione antidroga nella zona Scalo-Malvasia "Ma servono norme più rigide, per contrastare la domanda che crea l’offerta"

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di Luca Orsi

"Rigore, severità, nessuna indulgenza". È la ricetta di Galeazzo Bignami, deputato di FdI, contro il fenomeno, "molto diffuso in città", dello spaccio e del consumo di droghe. Bignami plaude all’operazione che ha portato agli arresti nel quadrilatero Scalo-Malvasia: "Un fatto importante, sul piano della sicurezza e della cultura della legalità. Da troppo tempo quella zona era una zona franca che mai si sarebbe dovuta tollerare".

Il fenomeno sembra ormai diffuso in modo capillare.

"Si spaccia e si consuma nelle zone fragili e in quelle benestanti. Ci sono poi decine di migliaia di studenti universitari... Ormai in città c’è una rete organizzata che trova nella droga una fonte stabile di rendita illegale".

Come contrastarla?

"Potenziando gli strumenti legislativi. Lo ha detto più volte il procuratore capo Giuseppe Amato. Con lui ne parleremo il 25, in un convegno su droghe e sicurezza, in via dello Scalo".

FdI chiede leggi più severe?

"Beh, quelle attuali sono insufficienti. È sotto gli occhi di tutti".

In concreto?

"Servono misure specifiche per contrastare lo spaccio di strada, pene più dure per le recidive. E poi, non c’è dubbio, vanno colpiti anche i consumatori".

Questo è un punto che solleva molte polemiche.

"Se consenti la modica quantità per uso personale non sanzioni i comportamenti che creano la domanda. E dove c’è domanda c’è offerta. Non se ne esce. Inoltre, fornisci un ottimo escamotage al piccolo spacciatore, che avrà sempre una giustificazione pronta".

Che cosa possono fare le istituzioni sul territorio?

"Possono fare molto. In generale, infondere fiducia nei cittadini. Facendo capire che qualsiasi loro segnalazione sarà accolta e verificata puntualmente. Poi c’è l’azione di indagine e repressione: operazioni come quella di questi giorni sono molto importanti".

Più in dettaglio, che cosa può fare il Comune?

"Esercitare un ferreo controllo delle proprie proprietà. A cominciare dalle case Acer, dove non può essere tollerata alcuna attività illecita. E poi vanno stanziati fondi".

Da impiegare come?

"Integrazione fra polizia locale e forze dell’ordine. Formazione specifica sui fenomeni legati alla sicurezza. Telecamere e dotazioni di strumenti ad hoc. Poi, va da sé, va aumentato il numero degli agenti di polizia locale".

Ha già incontrato il nuovo questore?

"No, ma conto di farlo presto. Intanto, la invito a non limitarsi a una lettura formale dei dati sulla sicurezza. Perché a Bologna ci sono una civicità e una tenuta sociale che rischiano di nascondere la reale portata di fenomeni e condotte illegali".

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