Candidatura Galletti: dubbi e consensi

L’ipotesi di una corsa da civico puro. Montaguti (Ascom): "È trasversale agli schieramenti". FdI e FI: "È la prova della crisi nel centrosinistra"

Gian Luca Galletti, già ministro dell’Ambiente con i governi Renzi e Gentiloni

Gian Luca Galletti, già ministro dell’Ambiente con i governi Renzi e Gentiloni

L’ipotesi di una possibile candidatura a sindaco di Gian Luca Galletti con una lista civica svincolata dai partiti (vedi il Carlino di ieri) raccoglie i primi consensi in città, ma anche forti perplessità dal centrodestra.

"Galletti raccoglierebbe consensi trasversali, al di là degli schieramenti politici, e non solo nel mondo cattolico moderato", commenta Medardo Montaguti, vicepresidente di Confcommercio Ascom. L’ex ministro "è anche molto attento ai problemi della provincia, che conosce bene. È un fattore molto importante, visto che il sindaco di Bologna è anche sindaco della Città metropolitana".

Per Pier Giorgio Giannelli, già presidente dell’Ordine degli architetti, a Bologna "c’è un ampio spazio al centro", fatto di elettori "che non si ritrovano né a sinistra né a destra". E la discesa in campo di Galletti, "figura di altissimo profilo, di grandissima esperienza, che ha un amore sviscerato per la città, sarebbe apprezzata anche da tanti moderati di centrosinistra e centrodestra".

Diverso il tenore dei commenti nel centrodestra. Una candidatura di Galletti, afferma Galeazzo Bignami, deputato di Fratelli d’Italia, "rappresenterebbe una frattura interna al centrosinistra", coalizione alla quale l’ex ministro si è vincolato "firmando l’impegno prima di votare alle primarie", dove ha scelto Isabella Conti.

Questa frattura, spiega Bignami, "dimostra che Matteo Lepore", il candidato sindaco di centrosinistra uscito vincente dalle primarie con la Conti, "non è in grado di essere inclusivo. Anzi, si conferma divisivo". In ogni caso, Bignami non prevede un grande risultato per un’eventuale lista di centro guidata da Galletti. "Sarebbe il terzo polo, destinato a rimanere terzo", dietro a centrodestra e centrosinistra.

Enrico Aimi, senatore e coordinatore di Forza Italia in Emilia Romagna, ribadisce il sostegno alla candidatura di Andrea Cangini, senatore azzurro, già direttore di Qn e Carlino. "Tutta quella fascia di elettorato di centro, ma anche di centrosinistra, che a giusta ragione non si sente di firmare una cambiale in bianco a Lepore – afferma Aimi –, può trovare in Cangini, più che ‘altrove’, un interlocutore serio, capace, affidabile, alternativo",

Inoltre, sull’ex ministro "facciamo i conti senza l’oste", avverte Aimi. Alcuni gli chiedono di candidarsi "ma lui ha già detto di no e fino a questo momento non ha sciolto una riserva che non c’è".

L’ipotesi Galletti, per il senatore di FI è "la prova di una profonda crisi di incomprensione e di incompatibilità che si gioca a sinistra. Sarebbe interessante comprendere se si tratta di un operazione strumentale al disegno di un fronte popolare allargato, o se davvero Lepore è per alcuni un avversario reale e non solo dichiarato fino al ballottaggio".

Luca Orsi

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