Centrodestra, c’è l’accordo su Battistini Alla fine Salvini convince FdI e Forza Italia

Il leader della Lega, ieri in città, incassa il via libera degli alleati dopo mesi di tensioni interne. E FI rinuncia a Cangini

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di Luca Orsi

La fumata bianca è arrivata. Dopo settimane di impasse e tensioni interne, forse a un passo dalla rottura della coalizione, il centrodestra ha trovato l’accordo sul candidato sindaco. Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia appoggeranno la corsa civica di Fabio Battistini – 64 anni, imprenditore – già in campo da mesi con una propria lista.

Su Battistini, la Lega aveva puntato già da dicembre. Poi, nel borsino dei papabili, il nome – come altri – aveva avuto alti e bassi. Poi, il pressing di Matteo Salvini sugli alleati, perché convergessero su Battistini.

Ieri mattina, a un banchetto della Lega, Salvini – tornato in città – ha di fatto ‘incoronato’ Battistini. Ma senza strappare con FdI e FI, per evitare una clamorosa rottura della coalizione. "Non mi permetto di imporre niente a nessuno, di forzare le scelte di nessuno – premette il leader leghista –, però penso che Fabio

Battistini sia persona seria e valida". Poi, sempre morbido: "Conto che nelle prossime ore tutti gli altri amici e alleati diano il loro parere, perché siamo al 19 luglio e si vota il 10 ottobre".

Il primo via libera a Battistini è di FdI. Il deputato Galeazzo Bignami annuncia "la disponibilità a sostenerne la candidatura a sindaco. Il bene di Bologna e l’unità della coalizione vengono prima di ogni cosa e confidiamo che tutti gli alleati convergano su questa proposta".

Il messaggio è diretto in primis a Forza Italia, da ferma nell’appoggiare il senatore Andrea Cangini. Ieri mattina, da Salvini, l’ennesimo stop: "Rispetto le idee di tutti, ma abbiamo fatto una scelta come centrodestra di non candidare parlamentari".

A quel punto, sempre in nome dell’unità della coalizione, anche FI sceglie di convergere su Battistini. Al quale "assicuriamo il nostro incondizionato appoggio politico, per offrire ai bolognesi una concreta e valida possibilità di vittoria", afferma Enrico Aimi, senatore e coordinatore regionale di FI. Quanto a Cangini, "uomo di grandi capacità e visione, abbiamo sempre considerato al di sopra della stessa politica e della stessa civicità – continua Aimi – avrebbe rappresentato un’ottima scelta come candidato sindaco".

Al neo candidato giungono subito gli ‘auguri’ di Matteo Lepore, in corsa per il Pd e il centrosinistra. Che, malignamente, ignora il profilo civico dell’avversario: "Benvenuto al candidato sindaco di Matteo Salvini, finalmente è ufficiale: si chiama Fabio Battistini", scrive su Facebook. "Salvini e Bologna sono una contraddizione in termini – aggiunge Lepore –. Pensavo si fosse capito. Questa è la prima cosa che dirò al mio avversario. La seconda, da sportivo, è ‘buona fortuna’".

Anche Cangini fa "i più sinceri auguri di vittoria" a Battistini. Poi, un colpo di stiletto a Salvini: "Il Comune di Bologna è contendibile da tempo. La volta scorsa Matteo Salvini impose un candidato della Lega (Lucia Borgonzoni, sconfitta da Virginio Merola nel 2016, ndr), questa volta ha imposto un candidato civico. Oggi come allora si è assunto una grossa responsabilità: spero che l’esito sia migliore".

Il "via libera" a Battistini arriva anche da Vittorio Sgarbi (Rinascimento)."Ma gli suggerisco di chiedere a Cangini di fare il vicesindaco. Finiamo la con questa idea che la politica sia sporca e il civico sia buono". Sgarbi propone quindi il poeta Davide Rondoni come assessore alla cultura. Soddisfatto anche Michele Laganà (Cambiamo ora-Coraggio Italia): "Abbiamo appoggiato Battistini fin dall inizio: ora tutti uniti per vincere a Bologna ".

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