Conti, duello con Prodi "Parole forti: mi ha ferita"

La replica al Professore che aveva detto: "Alle primarie deve scorrere il sangue". L’ex parlamentare Codrignani vota Isabella: "L’indipendenza è un valore"

L’europdeputata Elisabetta Gualmini con Isabella Conti alla Lunetta Gamberini

L’europdeputata Elisabetta Gualmini con Isabella Conti alla Lunetta Gamberini

La voce è quasi strozzata: "Mi ha ferita". Isabella Conti inizia la mattinata con il consueto video su Facebook, ma dopo aver parlato delle ex caserme da riqualificare, torna sulle parole di Romano Prodi. Parole che alla sindaca di San Lazzaro, candidata alle primarie di centrosinistra, sono parse "violente". Il Professore, infatti, l’altro ieri nel commentare il duello delle primarie, ha detto che "deve scorrere il sangue". Un’espressione che ha lasciato attoniti gli ‘isabelliani’ che dal padre nobile del Pd non se l’aspettavano. In realtà, Prodi ha usato sì la parola "sangue", ma l’ha poi spiegata: "L’importante è che dopo il sangue si raggrumi e le ferite si rimarginino". Come a dire: ci si può scontrare in vista dei gazebo, ma dal giorno dopo si lavora assieme. Un concetto "quello di primarie vere e contese", come ha detto il ’padre’ dei gazebo Arturo Parisi, che dovrebbe essere l’auspicio stesso della competizione. Non a caso, nel 2004, anno precedente alle primarie di Puglia (quelle vinte da Vendola), lo stesso Parisi diede la definizione che poi Prodi fece sua: "Le primarie, se vere, debbono essere fatte a una distanza dalle secondarie che consente di farle e dimenticarle". Sarà così? Chissà. Ma se il Professore non contro-replica, la Conti insiste. E pur non citandolo, incalza: dalla "persona che è stato il padre costituente dell’Ulivo", ho sentito "parole forti. Sono meravigliata: io sono figlia del centrosinistra". Ambienti a lei vicini leggono la mascherina rosa di Prodi l’altro ieri con Lepore, l’arrivo di Enrico Letta e dei big Pd come un tentativo di difesa del fortino che sentono assediato, tant’è che la Conti annuisce in diretta quando un fan le fa notare che ha tutti i potentati contro.

"Domenica – aggiunge – vorrei che si votasse per una città diversa che deve volersi bene e voler bene". Da qui, quello che filtra, è che Isabella non mollerà. Perché "questo accanimento nei confronti dell’unica donna in tutta Italia che si candida per il centrosinistra, lo ritengo non corretto per il popolo del centrosinistra e per i cittadini di Bologna. Che – conclude – verranno a scegliere chi dovrà essere il loro sindaco, non quale alchimia di partito, quali future alleanze romane...".

La giornata della sindaca è proseguita tra mille appuntamenti. E poco prima dell’evento di Europa Verde con Silvia Zamboni e il professor Gianfranco Pasquino (sommerso da critiche dopo il suo sostegno alla Conti, ndr), ha incontrato alcuni cittadini al centro sociale della Lunetta Gamberini con l’eurodeputata Elisabetta Gualmini, tra i big dem che hanno deciso di sostenerla. Ieri, intanto, dopo l’endorsement di Cesare Cremonini, sono arrivati i sostegni dell’ex parlamentare della sinistra indipendente Giancarla Codrignani e di Silvia Ventrucci, membro della segreteria Pd e vicina all’assessore Marco Lombardo, oltre a quello via Instagram della conduttrice Paola Perego. La Codrignani, colonna del femminismo bolognese, ha scritto al segretario provinciale del Pd, Luigi Tosiani, spiegando la scelta di sostenere Isabella. "Probabilmente l’indipendenza per il partito non ha più lo stesso valore. I ‘renziani’ non sono solo sindaci a San Lazzaro e non sono di destra: anche la Conti fu eletta dal Pd. Ho mandato a entrambi i candidati una lettera coi miei interrogativi. La Conti ha risposto", scrive. E aggiunge: "Lepore che si dice ‘onorato’ dal sostegno grillino è troppo. E siccome il voto è politico e libero, ma anche uno strumento per richiamare a costruire politica per il futuro, credo che non Lepore, ma il Pd bolognese abbia bisogno di ripensarsi e il mio voto andrà a Isabella Conti".

Per la Ventrucci, invece, l’endorsement è via social: "Il Pd è ancora la mia casa, ma se guardo al futuro vorrei che a scriverlo ci fosse una donna intelligente e determinata come Isabella".

Rosalba Carbutti

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