Critelli: "Conti per cambiare, ma poi lealtà"

Il deputato Pd: "Sto con lei, è indipendente, il resto è fuffa. Le primarie non sono un congresso, il giorno dopo sosteniamo il vincitore"

Francesco Critelli, deputato del Partito Democratico, ex segretario provinciale dem

Francesco Critelli, deputato del Partito Democratico, ex segretario provinciale dem

di Paolo Rosato

Francesco Critelli, deputato del Pd, chi sosterrà alle primarie del centrosinistra?

"Ho molto rispetto per entrambi e conosco Matteo e Isabella da tanti anni. Il mio voto andrà con convinzione a Isabella Conti, perché penso che la sua autonomia, il suo coraggio, la sua indipendenza e la sua storia politica siano quello che serve oggi alla città di Bologna".

C’è un’occasione in cui in particolare la Conti ha dato prova di autonomia e indipendenza?

"La voto perché nella nota vicenda della Colata di Idice ha avuto il coraggio di non girarsi dall’altra parte, ma di sfidare alcuni meccanismi consolidati del nostro territorio. Rischiando sulla propria pelle per il bene della collettività".

Per cosa si vota il 20 giugno?

"Non si vota per ipotetici scenari nazionali, non è un congresso o una conta tra correnti, si sceglierà chi con ogni probabilità guiderà la città nei prossimi 10 anni. Credo che in quanto ad autonomia e indipendenza nessuno possa insegnare nulla a Isabella. E come ha ben rappresentato il sondaggio NomismaIxè pubblicato dal Carlino, Isabella Conti rappresenta bene quel grado di discontinuità che la città chiede rispetto al passato. Lei può unire la nostra comunità politica, mentre altri negli ultimi anni l’hanno divisa".

Lei è un altro dirigente del Pd che vota la candidata non del Pd. C’è a chi non va giù.

"Il Pd ha scelto al luglio dell’anno scorso un percorso, che prevedeva le consultazioni interne. Quelle consultazioni hanno premiato l’assessore Aitini con il 49%. Lepore raccolse il 27%, Lombardo il 24%. Sfido chiunque a smentire questi numeri: se siamo capaci di contare la tripla preferenza dei collegi per le Europee, collegi di diversi milioni di abitanti, saremo anche capaci di calcolare una doppia indicazione in una consultazione interna che conta poco più di 200 persone. Eppure l’esito non è stato rispettato, anche i nomi dei potenziali candidati unitari non sono stati sottoposti né all’assemblea cittadina, né al voto degli organismi".

Cosa vuole dire?

"Che mai nessun organismo del Pd di Bologna ha votato una candidatura. Anche quando abbiamo proposto di votare a scrutinio segreto in assemblea quella candidatura, ci è stato risposto di ’no’ perché sarebbe stato divisivo. Quindi sia dal punto di vista sia politico, sia formale, non esiste un solo passaggio in cui il Pd abbia deciso chi fosse il suo candidato o la sua candidata"

Provenzano dice che Renzi vuole solo lo scalpo del Pd.

"Certe ricostruzioni fanno ridere, invito il vicesegretario del Pd a unire, più che a demolire. Segua le parole di Enrico Letta, che vede correttamente in queste primarie la possibilità di costruire un centrosinistra largo e plurale che parli ai cittadini. Ripeto: il 20 giugno sceglieremo il sindaco dei prossimi 10 anni. Il resto è fuffa montata ad arte".

Il 21 giugno chi perderà sosterrà il vincitore?

"Sono le regole delle primarie. Credo che vincerà Isabella, ma se dovesse vincere Lepore dal giorno dopo sarò tra i suoi sostenitori, lo farà anche la Conti come ha peraltro già dichiarato. Credo che il proposito sia reciproco, l’obiettivo sarà quello di restare uniti per battere il vero avversario, le destre".

Matteo Lepore e l’accusa degli ‘imprenditori sfruttatori’ a sostegno della Conti: pende una querela.

"Credo che in politica, quando ci si confronta, le vie legali non siano mai la soluzione. Certamente quello di Lepore è stato un importante scivolone. Ma per arrivare al voto e superare il clima teso degli ultimi giorni possiamo considerare l’incidente concluso, anche se le scuse sarebbero state opportune".

Il sondaggio NomismaIxè dà consigli importanti secondo lei ai due candidati?

"La politica dovrebbe perdersi meno in alcuni dibattiti e mode del momento. Sul Passante sono d’accordo con i cittadini, va fatto, ma migliorandolo. E poi sul restilyng dello stadio rilevo i dubbi giusti sull’impiego di troppi soldi pubblici da parte dell’assessore Alberto Aitini – che ringrazio per il lavoro svolto in questi anni e per la scelta coraggiosa compiuta –, dopo la pandemia una riflessione assolutamente da non disperdere".

Il sindaco Merola infine ha toccato due temi: toni più civili e le primarie da non utilizzare per ottenere posti in giunta.

"Toni aspri alle primarie sono normali, ma alcuni attacchi nei confronti di Isabella mi sono sembrati spropositati, non all’altezza della nostra comunità. Chiedo a tutti di rispettarsi, dal 21 giugno si corre insieme".

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