Giorgetti: "No al ticket, chiedo rispetto"

L’ex presidente del Santo Stefano, di FI, rifiuta il ruolo di candidata vicesindaco: "Avrei dovuto portare voti per una elezione segnata"

Ilaria Giorgetti, di Forza Italia, già presidente del quartiere Santo Stefano

Ilaria Giorgetti, di Forza Italia, già presidente del quartiere Santo Stefano

di Luca Orsi

Non condivide "questa mania del candidato civico a tutti i costi". Rivendica la propria storia, "che merita rispetto". E si chiama fuori – con garbo deciso – dai giochi delle candidature per Palazzo d’Accursio. Ilaria Giorgetti, Forza Italia, già presidente del quartiere Santo Stefano, era tornato alla ribalta sabato come possibile candidata vicesindaco, in ticket con l’imprenditore Fabio Battistini. Ma al senatore Andrea Ostellari, della Lega, che sondava la sua disponibilità, ha risposto no grazie.

Perché ha rifiutato?

"Trovo assurdo che mi si chieda, a fine luglio, di fare il vice a un candidato sindaco di cui non ho neppure visto il progetto per la città".

Lei chiede rispetto per la sua storia.

"Rivendico il fatto di essere l’unica persona di centrodestra che ha governato in città negli ultimi dieci anni". (Dal 2011 al 2016 ha guidato il Santo Stefano, ndr). E di conoscere molto bene la mia città".

Non pensa per questo che sarebbe stato utile portare il suo contributo?

"Siamo a fine luglio e si vota a ottobre. Se togliamo agosto, siamo a un passo dalle elezioni".

Traduco: il centrodestra parte in ritardo e perde.

"Diciamo che il teatrino di questi mesi non ci ha fatto bene. E io, a queste condizioni, non mi presto a questo gioco. Sono abituata a fare campagne elettorali, per me stessa e per altri, e a portare voti. Questa volta, a queste condizioni, avrei dovuto portare voti a go go per una sconfitta quasi certa. Anche no. La mia faccia non la perdo".

Lei non concorda con la scelta di un candidato civico?

"Non sono d’accordo con la mania del civico a tutti costi. Nella scelta di una candidatura si devono fare i conti con la conoscenza del territorio, e vagliare qualcuno che, magari, abbia anche fatto qualcosa per questa città".

Se dovesse decidere lei?

"Penso che Andrea Cangini (senatore di FI, già direttore di Qn e Carlino, ndr) sia un profilo capace di essere accettata da tutte le forze politiche. È una persona nota, che conosce bene il territorio".

Mentre Fabio Battistini?

"Nulla di personale contro il mio amico Battistini".

Ma...

"Voglio solo rimarcare che nel suo appello perché tutte le persone, con tanto di nome e cognome, che hanno interesse a mettersi in gioco per il bene di Bologna si uniscano, non ha compreso la sottoscritta".

Perché, secondo lei?

"Evidentemente non mi considera all’altezza. Ma non sono nata ieri e rimarco che anch’io, a Bologna, ho una storia che merita rispetto".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro