Elezioni Bologna 2021: la roccia, l’imprevisto e il rebus degli indecisi

L’ex assessore Lepore ’testerà’ l’alleanza fra Pd e M5S anche in chiave nazionale. Il civico Battistini, sostenuto da Lega, FdI e Forza Italia, punta al ballottaggio

Il dibattito tra i candidati

DIBATTITO CANDIDATI ALLE CELEBRAZIONI.

Bologna, 3 ottobre 2021 - Il vero esame, oggi e domani, sarà quello della partecipazione. Per la nostra comunità, per i candidati in gara, per il Paese tutto, visto che Bologna resta uno dei principali laboratori politici nazionali. Parlavo con un dirigente Pd che evocava lo spettro delle regionali del primo governo Bonaccini, con l’affluenza al 37%. Scenario tragico, non ripetibile grazie al cielo. Ma il tema del ’Supereremo il 55% di affluenza?’ c’è tutto. E confrontandomi anche con diversi esponenti di centrodestra, che sognano il ballottaggio, è difficile scorgere quel 70% di presenze alle urne che, per il candidato Fabio Battistini, potrebbe dare il secondo turno. Non è un caso che tutti i grandi leader che il Carlino ha intervistato in questa lunga cavalcata abbiano rivolto un pensiero agli indecisi.

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I leader nazionali  Lo ha fatto Matteo Salvini per la Lega, lo ha fatto Giorgia Meloni aprendo le ali di Fdi. Mesi fa lo aveva fatto, in un certo modo, pure l’ex premier Giuseppe Conte, lanciando la stagione dell’alleanza Pd-M5S anche nelle città. Lo ha ribadito Enrico Letta, ultimo in ordine di tempo su queste colonne, che guarda proprio al popolo grillino bolognese per irradiare in tutta Italia la strategia.

La roccia Matteo Lepore, da un anno e due mesi, è in pista. La sua forza è stata la costanza, una determinazione rocciosa favorita dall’esperienza e dagli incontri umani di questi dieci anni in Comune. Ma il partito non lo voleva. O, diciamo con maggiore eleganza, non era l’opzione gradita a tutti. Questo Lepore non lo dimenticherà, lo ha ribadito più volte ai dibattiti. Se fossi un dirigente Pd, beh, riascolterei più volte le frasi del candidato.

L’imprevisto  In un clima di ritardi che manco Lady Gaga al Met Gala, il tafazziano centrodestra riuscito nell’impresa di spaccarsi nell’unica istituzione (forse) contendibile, ovvero il Quartiere Santo Stefano, ha trovato in Fabio Battistini il volto della campagna. Ci sono state incertezze, soprattutto all’inizio, ma poi la crescita. Al dibattito conclusivo organizzato dal Carlino al Celebrazioni, l’appello al voto più incisivo è stato il suo. "Sono l’imprevisto".

Le liste  Sono state la competizione migliore, con tutto il rispetto per i candidati sindaco, di questa tornata. La vera sfida è per il consiglio comunale: lo ha capito Lepore, cacciando i ’ribelli’ dai nomi piddini, ma lo hanno capito anche FdI e Lega, che combattono a suon di preferenze. Tornando al Pd, sarà difficile entrare in consiglio con la coalizione allargata. Servono 700-800 voti, potrebbero spiccare esclusi eccellenti. E se ci fossero stati anche Aitini, Gieri & co... Occhio a Coalizione Civica: la sinistra-sinistra ha in squadra nomi competitivi e ha svolto una campagna ’governista’ che la premierà fuori dalla comfort zone.

Santori Senza entrare nel merito delle sue proposte o del giudizio sulle Sardine, direi di stare attenti (’fighetti’ di sinistra o oltranzisti di destra) a dileggiarlo sull’onda di un frisbee o di un nascondino. Penso sarà la (non) sorpresa del voto.

Isabella Ha rinunciato a mettersi in gioco direttamente. S’è impegnata, ma fino a un certo punto se pensate al vulcano delle primarie. Obiettivo minimo due consiglieri per la lista Anche tu Conti: e già così il risultato sarebbe ampiamente insufficiente rispetto al 40% del duello con Lepore.

Lega-Fdi-Fi Chi sta davanti tra Carroccio e meloniani? La domanda è qui. Forza Italia vuole avere un bel piede dentro il consiglio, resta il rebus della lista civica personale di Battistini, che ha nei moderati il volto migliore.

Gli altri Difficilissimo per tutti superare la soglia di sbarramento per entrare in aula. Sermenghi e Sinistra Unita hanno le chances migliori, Potere al Popolo migliorerà i precedenti risultati.

Il risultato finale Lepore è favorito e se non passerà dal ballottaggio stando attorno al 53-57% sarà una vittoria pienissima. Sotto, piena. Sopra (oltre il 60% scatta il premio per i consiglieri) sarebbe un plebiscito. Per Battistini sarà decisivo il confronto con la somma dei voti delle liste a sostegno. E, ribadiamo, molto dipenderà dall’affluenza.

Meglio un cartonato Non lo citerò per nome, ma il fantasma del Green pass, il candidato della lista 3V che non presenzia agli eventi dove serve la carta verde, si commenta da solo. Come potrà governare una città? Come potrà parlare con chi ha perso i propri cari per Covid? Non sono pochi. Come dice Danilo Masotti, ci meritiamo tutto. Ma questo, no!

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