Rifiuti Bologna, l’idea della Lega: "Basta con il porta a porta"

La proposta: buoni spesa ai virtuosi della differenziata, lo spunto viene dal Friuli. Facci: "Sì a un sistema che premi il cittadino con macchine intelligenti".

Michele Facci, consigliere regionale della Lega. E’ candidato alle amministrative

Michele Facci, consigliere regionale della Lega. E’ candidato alle amministrative

Bologna, 13 settembre 2021 - Basta porta a porta in centro. Serve invece alla città una raccolta della differenziata che premi i virtuosi. Per questo la Lega propone di introdurre, anche a Bologna, il sistema del 'reverse vending'. E’ la Lega a proporre una rivoluzione per la gestione dei rifiuti in città, mutuando una pratica già diffusa in Europa e in Italia, in particolare, in Friuli-Venezia Giulia: piccole zone ecologiche dotate di macchine intelligenti, che al conferimento di rifiuti in vetro (ma il concetto è estendibile a carta e cartone) restituisce al cittadini monete oppure buoni spesa.

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"E’ una nostra proposta per il prossimo governo della città – spiega Michele Facci, consigliere regionale e candidato con la Lega anche per Palazzo d’Accursio il 3-4 ottobre. L’attuale sistema del porta a porta non può continuare in questo modo. E’ indecoroso che i portici Unesco vivano questa situazione, l’incuria è un aggravante. Inoltre, per raggiungere gli obiettivi per la raccolta dei rifiuti, che ci chiede l’Europa ci vuole uno scatto in avanti".

Quale? "Serve un sistema premiale per il cittadino, la raccolta differenziata fatta in maniera puntuale deve dare dei vantaggi concreti, economici ai cittadini – continua Facci –. Quindi via il porta a porta, via i sacchi dai nostri bellissimi portici e sì a ecocompattatori in alcune zone della città, piccole stazioni ecologiche fruibili in tutti i quartieri, che al conferimento della differenziata diano un controvalore al cittadini diligente".

Queste macchine erogano soprattutto buoni spesa. "Ecco, perché no, anche monete, buoni pasto, elementi che siano un incentivo. Facciamo la differenziata perché amiamo l’ambiente e perché pensiamo al nostro futuro e a quello dei nostri figli, certo – continua l’esponente leghista –. Ma un incentivo al risparmio credo sia utile, anche come ricaduta. Quanto costa a Hera la pulizia supplementare di piazza Verdi di sabato notte? Si avrebbero minori costi a livello di gestione complessiva, se tutti contribuissero a smaltire la differenziata attraverso il reverse vending’. Ci guadagna il cittadino e ci guadagna il sistema".

E poi ci sono tante imprese che in Italia stanno cominciando a occuparsi in particolare di riciclio e riuso del rifiuti, crescono anche in Emilia-Romagna. "Accanto al sistema premiale, va ridotta la parte variabile della Tari e andrebbe incentivato sul nostro territorio l’apporto di queste imprese, che specializzate nel riciclo. Il sistema può solo guadagnarci – aggiunge Facci –, e credo che Hera, una grande azienda che dà dividendi e che ha una finalità imprenditoriale, possa avere un dimensione meno legata al profitto e più legata al territorio. So che il Comune spende bene per la collettività quegli introiti, ma credo che un sistema nuovo di economia circolare possa sia premiare i cittadini, sia promuovere meglio il rispetto dell’ambiente".  

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