Salvini: "Il candidato sindaco sarà civico"

Il leader leghista conferma il no a figure di partito. Restano in lizza Battistini e Mugavero, sfuma l’ipotesi Cangini, senatore di Forza Italia

Matteo Salvini, segretario federale della Lega e senatore

Matteo Salvini, segretario federale della Lega e senatore

Un’altra fumata nera. A Roma, il tavolo nazionale del centrodestra rinvia di alcuni giorni la scelta del candidato sindaco. "Ormai ci siamo, restano gli ultimi incontri su Milano e Bologna. A inizio settimana avremo chiuso dappertutto, in modo unitario", assicura il leghista Matteo Salvini. Il rinvio dovrebbe permettere ai leader dei partiti di incontrare i singoli candidati in lizza, per poi fare la scelta finale.

In corsa, sotto le Due Torri, si confermano i nomi da tempo indicati: Andrea Cangini, senatore di Forza Italia, l’imprenditore cattolico Fabio Battistini e l’editore Roberto Mugavero, fondatore della Minerva.

Rumors rimbalzati da Roma – senza conferme ufficiali, va detto – indicano anche un quarto nome, che sarebbe stato fatto ieri a inizio discussione. Si tratta di Ilaria Giorgetti, già presidente del quartiere Santo Stefano, rientrata in Forza Italia dopo una candidatura come indipendente nelle liste della Lega alle regionali.

In realtà, in corsa potrebbero restare solo Battistini e Mugavero. "Avremo candidati civici dappertutto, vale ovunque", precisa infatti Salvini. "L’orientamento è quello di indicare candidati civici al 100%", scriveva ieri Cangini su Facebook, come a sfilarsi. L’opzione civica chiuderebbe la strada anche alla Giorgetti.

A questo punto, la candidaturasi deciderà dopo le primarie del centrosinistra di domenica prossima. Una scelta tutto sommato "saggia", si analizza tra le file di Fratelli d’Italia, dal momento che in base al vincitore delle primarie (Matteo Lepore o Isabella Conti) "gli scenari possono cambiare".

La questione, si ragiona nel partito di Giorgia Meloni, riguarda in particolare quell’area moderata di centro che alle primarie sosterrà la sindaca di San Lazzaro e che, in caso di vittoria della Conti, resterebbe nell’alveo della coalizione di centrosinistra.

In caso contrario, cioè la vittoria di Lepore – candidato più spostato a sinistra – i centristi dovrebbero cercare un nuovo candidato da sostenere (sempre che la Conti non si candidi comunque a sindaco dopo le primarie).

In questo senso, si sottolinea anche all’interno di Forza Italia, lo scenario dopo il 20 giugno può essere diverso, e scegliere un candidato adesso per il centrodestra potrebbe voler dire anche precludere eventuali nuove alleanze, soprattutto sul fronte civico-centrista.

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