Incidente monopattino a Bologna: "Non cammino e ora denuncio"

Alfredo, 72 anni, venne investito da due ragazze minorenni senza casco. "Provenivano in senso vietato". Dopo tre mesi è ancora in stampelle

Il pensionato di 72 anni è stato con il gesso alla gamba destra per un mese

Il pensionato di 72 anni è stato con il gesso alla gamba destra per un mese

Bologna, 11 novembre 2021 - Dalla sera del 7 agosto, la sua vita non è più la stessa. "Non cammino ancora in maniera autonoma e questo mi fa rabbia", esclama Alfredo, 72 primavere e una delle tante vittime dei monopattini elettrici.

Alfredo, le 20.40 di sabato 7 agosto, che accadde?

"Stavo attraversando via del Porto (traversa di via Marconi, ndr) per andare a mangiare una pizza. All’improvviso sentii un colpo tremendo a destra, finii per terra. Travolto da un monopattino. Se con me ci fosse stato un bambino ora sarebbe morto".

Primo: il monopattino proveniva in direzione vietata. Secondo: era condotto da una minorenne senza casco e trasportava un’amica della stessa età. Tutto corretto?

"Esattamente. Si sono alzate subito, si sono scusate due volte e se ne stavano andando quando ho chiesto i documenti. Per fortuna sono state bloccate da un poliziotto in borghese".

Tre mesi dopo, come sta?

"Nell’impatto ho riportato la frattura del ginocchio destro, ingessato per 30 giorni. Una volta tolto il gesso, ho iniziato la fisioterapia ma nonostante 12 terapie ancora non riesco a camminare come prima. E giro ancora, anche se esco pochissimo, con le stampelle".

Ha avuto modo di parlare con la famiglia della giovane che conduceva il monopattino?

"Ci ho provato, nessuna risposta".

Si spieghi meglio.

"Subito mi sono affidato a un avvocato ma solo dopo 30 giorni siamo riusciti ad avere il verbale dell’incidente dai vigili urbani. Sulla base di quell’atto abbiamo inviato una raccomandata con ricevuta di ritorno ai genitori della ragazzina di 17 anni".

E?

"Ed è tornata indietro la ricevuta di ritorno ma nessuno della famiglia si è fatto sentire".

Per questo avete deciso di rivolgervi ai carabinieri, non è vero?

"Abbiamo aspettato fino a due settimane fa, poi mi sono presentato alla caserma di viale Panzacchi per sporgere querela. Non volevo arrivare a questo, ma di fronte al totale silenzio della parte opposta, e soprattutto al mio stato fisico, con grande amarezza mi sono visto costretto. Ora l’iter è lungo, tutto finirà alla Procura dei minori la quale deciderà cosa fare. La cosa che più mi amareggia è che dopo oltre tre mesi non cammino in maniera autonoma per un incidente che si doveva assolutamente evitare".

Ha letto le nuove direttive sui monopattini del Codice della strada?

"Questi mezzi circolano per la città senza regole, di incidenti ce ne sono tutti i giorni. Questo mi fa rabbia. Il nuovo Codice? Non sarà retroattivo e mi dovrò arrangiare".

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