Bologna Fc, ora Arnautovic torna al centro del progetto

Il centravanti austriaco appena sbarcato a Pinzolo si riprende subito la scena. Per Sartori e Fenucci è assolutamente incedibile

Miroslav Tanjga, braccio destro di Mihajlovic a colloquio con Marko Arnautovic

Miroslav Tanjga, braccio destro di Mihajlovic a colloquio con Marko Arnautovic

di Massimo Vitali

PINZOLO (Trento)

Un anno fa, di questi tempi, Marko Arnautovic era la madre di tutte le trattative, il bomber dei sogni che aleggiava come un convitato di pietra sul ritiro di Pinzolo, il Grande Rebus dell’estate che calamitava le attenzioni dei tifosi, con annessa domanda posta in tutti gli angoli della Val Rendena: "Ma davvero arriva Arnautovic?".

Il lungo tira e molla coi cinesi sul prezzo del cartellino portò l’affare alle calende greche (un giorno, a depistare tutti, spuntò perfino il nome del brasiliano Diego Costa, subito smentito da Walter Sabatini) e impedì al nazionale austriaco di sbarcare a Pinzolo. Marko sarebbe poi sbarcato sotto le Due Torri da trionfatore tra due ali di folla nell’indimenticabile abbraccio del 26 luglio: e quella è storia.

Da ieri sera, invece, Arnautovic è di nuovo, anche fisicamente, il centro gravitazionale attorno a cui ruota il mondo rossoblù. Dalla vicina Austria, dove ha trascorso l’ultima parte delle vacanze, il numero 9 ha raggiunto direttamente i compagni in ritiro senza passare da Bologna.

Da oggi riassaggerà il campo, lui che per l’appunto un anno fa, reduce dagli Europei con l’Austria, saltò a piè pari la fase più dura della preparazione. Ma il centro della scena Marko se lo è già preso da settimane, da quando cioè la Juventus lo ha messo nel mirino per il ruolo di vice Vlahovic e non ha fatto nulla per scacciare il pensiero indecente, ma con un fondo di verità, secondo cui di fronte alle avance della Signora, specie se condite da un pacchetto di milioni, è arduo resistere.

Arnautovic, quando all’inizio di di giugno le voci uscirono, dal ritiro della sua nazionale ha sempre evitato di commentarle. Il Bologna, dal canto suo, fin qui ha sempre alzato un ragionevole muro.

"Arnautovic non è sul mercato, poi nella vita non si può mai dire mai", le parole usate un mese fa da Sartori. Sabato è tornato sull’argomento l’ad Fenucci: "Per noi Arnautovic è incedibile". Ma per la Juve no e il tempo da qui all’1 settembre, quando chiuderà i battenti il mercato, in teoria non manca per tessere, e condurre in porto, l’operazione.

L’ultimo dei rumors che rimbalzano da Torino è l’idea di presentare al Bologna un’offerta da 5-6 milioni più il cartellino di Rugani: se così fosse, al netto del fatto che Sartori cerca un vice Medel, sarebbe un’offerta da respingere al mittente. E anche Sartori sembra di quell’idea. Partita a scacchi, da cui Arnautovic nei prossimi giorni potrebbe chiamarsi fuori prendendo posizione pubblicamente: la sua presenza, o assenza, in conferenza stampa sarà un’interessante cartina di tornasole per capire quale piega prenderà la vicenda. Nell’attesa conterà molto il fattore Mihajlovic. Marko-Sinisa è un asse di ferro, il che significa che fino a quando Mihajlovic siederà sulla panchina rossoblù Arnautovic ha un decisivo motivo in più per continuare a indossare questa maglia. Intanto a Pinzolo da oggi Marko torna a lavorare sul campo. E del suo futuro si comincerà, forse, a capirne di più.