Bologna Fc: Arnautovic leader, un gol per scacciare tutti i dubbi

L’addio di Sinisa, a cui è molto legato, faceva temere forti malumori: ma in campo Marko ha dato tutto per il Bologna e gioito con i tifosi

Marko Arnautovic, 33 anni, è il capocannoniere della A con 6 gol in 6 partite (Ansa)

Marko Arnautovic, 33 anni, è il capocannoniere della A con 6 gol in 6 partite (Ansa)

Bologna, 13 settembre 2022 - Marko Arnautovic scaccia i dubbi: con o senza Sinisa, resta il leader tecnico del Bologna e il trascinatore, a suon di gol. Inutile girarci attorno. Nella settimana dell’esonero di Sinisa, uno dei tanti dubbi che i tifosi hanno sollevato tra social e radio sul momento rossoblù era il seguente: "Marko ha un grande rapporto con Sinisa. Non è che con l’addio del mister si smarrisce e alla fine chiede di andare via a gennaio?". La risposta l’ha data Marko Arnautovic in persona. Altra partita da incorniciare, altro gol, il primo da tre punti. Ed esultanza sentitissima, piena di patos, a pugni chiusi, con tanto di urlo gladiatorio e sfilata sotto la curva a fine partita. Insomma, non propriamente il comportamento di un calciatore smarrito o preoccupato, semmai quello di un leader intenzionato ad aiutare la squadra a uscire fuori dal momento buio e di un calciatore, da sempre dalle doti indiscusse, che pare aver finalmente trovato la dimensione e la valorizzazione su misura: al centro del progetto. Missione compiuta.

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Per dirla tutta, a prescindere da Sinisa e con l’ex allenatore ancora in sella, in estate l’austriaco la cessione la chiese, con la corte del Manchester United che lo ha fatto vacillare. Ma quando uno dei club più titolati e famosi del mondo chiama, per di più a 33 anni, è difficile non vacillare. Il Bologna ha fatto muro e il numero 9, da professionista quale è, si è messo a fare il suo lavoro. Di più: a segnare a raffica, al punto da risultare tra i migliori cannonieri dei 5 campionati europei, dietro solo a calibri come Haaland (10 gol con il Manchester City), Neymar (8 con il Psg) e Mbappe (7 con il Psg). Scontato dire che come Arnautovic in Italia non c’è nessuno: Vlahovic, Koopmeiners, Kvaratskhelia e Beto lo inseguono a due gol di distanza, Immobile è a quota 3.

Considerato quanto è determinante Arnautovic nelle dinamiche tecniche rossoblù è pure inevitabile che ci sia un po’ di apprensione, dopo il risentimento ai flessori che lo ha costretto al cambio con la Fiorentina. La sensazione è che l’austriaco si sia fermato prima di una lesione muscolare. Ieri Thiago Motta si è voluto accertare in prima persona delle sue condizioni, nel corso di una chiacchierata a bordo campo e in giornata l’attaccante sarà sottoposto a esami, con la speranza che i riscontri medici confermino le prime sensazioni: qualora fosse così, Marko sarà gestito in settimana con la speranza di poterlo schierare al Dall’Ara domenica con l’Empoli, in un incrocio che un anno fa, di questi tempi (ma a Empoli) segnò la crisi dei rossoblù e fece traballare per la prima volta la panchina di Sinisa, che avrebbe poi cambiato modulo. Questa volta, il Bologna insegue una svolta definitiva: oggi come allora, con Arnautovic al centro del progetto. Oggi più di allora, con un Arnautovic decisivo e infallibile sotto porta, capace di viaggiare alla media di un gol a partita fin qui.