Il Bologna celebra il ritorno alla vittoria (foto Schicchi)
Bologna, 15 dicembre 2019 – L’incubo Atalanta non fa più paura: al Dall’Ara il Bologna torna alla vittora (FOTO) un mese e mezzo dopo l’ultima volta, e lo fa con un 2 a 1 sugli orobici di Gasperini che profuma di impresa. Nel primo tempo vantaggio di Palacio, con l’Atalanta che può solo prendersela con sé stessa per le tante occasioni gettate al vento; nella ripresa il raddoppio di Poli e la quasi immediata risposta di Malinovskyi, con il Bologna che riesce a reggere l’urto atalantino – brividi nel finale a causa dell’espulsione di Danilo – e a portarsi a casa tre punti d’oro: 19 punti in cascina, con la trasferta di Lecce di settimana prossima che potrà fare incrementare il bottino.
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Sei minuti per mettere paura al Bologna, con Malinovskyi che, dopo aver chiuso il triangolo con Pasalic, sbaglia un rigore in movimento, graziando i padroni di casa; ed è lo stesso ucraino che, due giri d’orologio dopo, si invola verso Skorupski, con Danilo che salva al momento del tiro. Gol sbagliato gol subito: il Bologna riparte in contropiede, con Orsolini che si invola verso Gollini, sterza sul mancino e calcia in porta, colpendo il palo; sulla ribattuta il più lesto di tutti è Palacio, che raccoglie la ribattuta e insacca al volo.
Di nuovo Palacio, all’alba della mezzora, prova a sorprendere l’Atalanta con un destro giro che termina alto; gli risponde, dieci minuti dopo, Pasalic, che da due passi, al volo, spedisce alto. L’ultima occasione di un primo tempo che il Bologna termina meritatamente in vantaggio capita nuovamente sui piedi di Palacio, che costringe Gollini alla grande parata.
Nel secondo tempo non cambia il copione: il Bologna parte con l’acceleratore premuto e trova il raddoppio grazie a Poli che, a fari spenti, si inserisce da dietro e sfrutta alla perfezione un cross al bacio di Tomiyasu, insaccando di testa. Gol ed esultanza verso la panchina, con abbraccio a Miroslav Tanjga che viene poi travolto dall’affetto rossoblù. Affetto che si ingrigisce al quarto d’ora, quando sul filtrante di Barrow Malinovskyi batte Skorupski in uscita, alimentando il fuocherello della rimonta. Rimonta che rischiava di concretizzarsi quando Barrow, imbeccato da una lunga rimessa laterale, supera Skorupski con un pallonetto: provvidenziale l’intervento di Danilo quasi sulla linea che spazza lontano le paure.
Paure che riemergono quando, dopo il potente tiro di Malinovskyi, si avventa sul pallone Barrow, che apre il piattone ma spara in tribuna; il Bologna si mette nei guai da solo quando Danilo, nel giro di pochi minuti, si guadagna anzitempo la via degli spogliatoi, lasciando i suoi in inferiorità. Nel finale i rossoblù soffrono ma in ogni caso riescono nell’impresa di portare via tre punti a un’Atalanta che, alla vigilia, sembrava inarrestabile. Missione (im)possibile completata.
Il tabellino
BOLOGNA ATALANTA 2-1
Bologna (4-3-3): Skorupski; Tomiyasu, Bani, Danilo, Denswil; Poli, Medel (18’ st Svanberg), Dzemaili; Orsolini (45’ st Mbaye), Palacio (34’ st Santander), Sansone. All: Mihajlovic. A disposizione: Da Costa, Sarr, Paz, Schouten, Destro, Skov Olsen.
Atalanta (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Castagne (18’ st Hateboer), De Roon, Freuler (9’ st Barrow), Gosens; Pasalic; Malinovskyi, Muriel (38’ st Colley). All: Gasperini. A disposizione: Sportiello, Rossi, Masiello, Ibanez, Piccoli.
Reti: 12’ pt Palacio, 8’ st Poli, 15’ st Malinovskyi Note: ammoniti Pasalic, Orsolini, Sansone, Palacio, Danilo. Espulso per doppia ammonizione Danilo al 43’ st Recupero 1’, 4’
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L'appello
Nel prepartita Mihajlovic ha partecipato alla presentazione della sciarpa realizzata da Bologna calcio e la sezione bolognese di AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie-Linfomi Mieloma Onlus): "Le ricerche hanno fatto tanti passi in avanti. L’importante è prevenire e farsi controllare, condividere queste iniziative e quelli che hanno più possibilità come me devono condividere, aiutare i dottori. Quando ci si trova in certe situazioni si capisce quanto siano importanti. Ci sono pochi donatori, l’Italia è uno dei Paesi che dona di meno: donare è la cosa fondamentale, ti salva la vita. Chi lo fa è una persona di grande umanità; sono quasi tutti ragazzi giovani. Io non lo posso fare, me ne hanno dato uno nuovo, non lo posso regalare. Bisogna che tutti siano più sensibili e responsabili da quel punto di vista".
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