Bologna Fc, Barrow paga le scarpe a due piccoli tifosi

L’attaccante rossoblù ha incontrato la famiglia in un negozio del centro. Dopo una chiacchierata e un selfie, la sorpresa alla cassa

Musa Barrow e i giovani tifosi

Musa Barrow e i giovani tifosi

Bologna, 5 maggio 2022 - "Vi piacciono quelle scarpe? Tranquilli, ci penso io". Musa Barrow non lo ha detto ma, cosa più importante, lo ha fatto: giocando d’anticipo e regalando due paia di scarpe, a testa, a due fratellini, Jacopo D’Alessandro, 11 anni, e Tommaso D’Alessandro, 7 anni, tifosi suoi e del Bologna, che aveva incontrato casualmente, accompagnati dai genitori Francesca Galletti e Biagio D’Alessandro, in un negozio di articoli sportivi. Questa è la prova che si può non riuscire a fare gol da cinque mesi e poi entrare in un negozio, familiarizzare con due giovani tifosi, posare per una foto ricordo e segnare un gol, all’insegna della generosità, non meno pesante di quelli che servirebbero alla causa del Bologna. E’ successo l’altra sera all’attaccante rossoblù e la storia è stata raccontata da un utente del Forum Rossoblù (frb.forumrossoblu.org), uno dei ritrovi in rete più frequentati dai tifosi del Bologna.

Musa era andato in centro per acquistare materiale sportivo in un negozio specializzato. All’interno del negozio ha incontrato i due fratellini, giovani tifosi del Bologna, che i genitori avevano accompagnato ad acquistare un paio di scarpe. Grande è stata la sorpresa, nonché l’emozione dei due, quando scartabellando tra gli scaffali si sono imbattuti nel loro idolo. Barrow non si è limitato a salutarli, ma ha parlato a lungo con loro, ha consigliato a entrambi le scarpe da calcio più adatte e poi ovviamente ha accettato di immortalare il momento in una foto ricordo. La sorpresa vera c’è stata al momento in cui la madre è passata alla cassa per pagare le due paia di scarpe scelte dai figli. Insieme con quelle scelte, le altre due paia sul quale c’era il dubbio.

"Non c’è niente da pagare, ha fatto tutto quel ragazzo", ha spiegato il commesso. E il ragazzo in questione era lui, Musa il generoso, che dev’essersi rivisto a sua volta bambino, quando nei polverosi sobborghi di Banjul, la capitale del Gambia, si aggirava per strada con un pallone di fortuna e due paia di scarpe forse nemmeno degne di essere definite tali. Musa in quei giorni sognava di diventare un calciatore importante, uno che non avrebbe avuto bisogno, un giorno, di comprarsi da solo le scarpe. Per sua fortuna quel giorno è arrivato.

Ma Barrow fin qui nella sua breve carriera si è dovuto conquistare sempre tutto col sudore della fronte, fin dagli anni di Bergamo, dove arrivò giovanissimo nel vivaio dell’Atalanta. Ragazzo dal cuore d’oro lo è sempre stato. Nel marzo 2020, allo scoppiare della pandemia, sui social pianse pubblicamente le tanti morti di Bergamo. Sotto le Due Torri vive insieme al fratello e si è inserito subito nel gruppo, nonostante un carattere timido e schivo. Sul campo non segna da inizio dicembre e i tifosi sanno bene quanto i suoi gol sarebbero serviti alla causa rossoblù. Però c’è gol e gol. E quello delle scarpe regalate ai due fratellini vale più di tre punti.