Bologna Fc, Orso e Vignato davanti a un bivio

I due sono scontenti, ma con Thiago hanno la chance di rilanciarsi. Il prossimo mese decisivo: rinnovo o addio

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Bologna, 23 settembre 2022 – No n solo Soriano e Dominguez. Nella partita dei rinnovi, che si inizia a giocare nel corso di questa sosta, rientrano pure Emanuel Vignato e Riccardo Orsolini , entrambi in scadenza al 2024. Il Bologna riflette e prende tempo per quel che riguarda Roberto Soriano, in scadenza a giugno: se ne riparlerà nella sosta di novembre, aspettando segnali di uscita dalla crisi dell’ultimo anno, dato anche un contratto da 1,6 milioni. Per Dominguez, invece, l’ora dell’incontro con l’agente è vicino. Posizione diversa, invece, per Vignato e Orsolini. Il Bologna cerca prove di intesa, in questo caso sono i diretti interessati a prendere tempo, scottati da un ultimo anno di gestione Mihajlovic che ha comportato un cambio modulo che per loro ha significato perdita di fiducia, continuità di impiego e pure un ruolo naturale: da esterno d’attacco per Orso, da fantasista o attaccante esterno per l’italo-brasiliano. I calciatori ci hanno messo del loro, questo va detto. Le occasioni avute le hanno sfruttate poco e male, nel corso dell’ultimo anno.

Non a caso ieri Vignato è partito tra le riserve nell’Under 21, nella sfida con l’Inghilterra (che invece ha visto tra i titolari Cambiaso, ma a destra e in un 3-5-2). Orsolini, poi, è uscito dal giro della nazionale di Mancini ormai da tempo. Ma se alla fine il club ha sollevato dall’incarico Sinisa è pure perché a Casteldebole c’è la convinzione che all’interno di un club come quello rossoblù ci sia la necessità di valorizzare e sostenere calciatori validi tecnicamente che magari abbiano qualche fragilità sotto il profilo della convinzione e delle motivazioni. Con l’arrivo di Thiago Motta cade il velo: il tecnico ha specificato di voler puntare sui giocatori di qualità e sugli esterni offensivi. La prima di Orso e Vignato (e pure di Barrow) con l’Empoli non è stata buona.

Peggio che andar di notte per Orsolini, per la prima volta sonoramente fischiato dal Dall’Ara al momento della sostituzione. Che il ragazzo ci sia rimasto male è facile da immaginare. Ma la dirigenza rossoblù è convinta che con il nuovo allenatore i fili possano essere ricollegati: sotto il profilo del rendimento tecnico sul campo e pure per quel che riguarda il contratto. Orso è stato un investimento pesante (15 milioni più Frabotta, valutato 4 milioni) è costato il suo riscatto. Vignato un affare a basso costo (2 milioni): ma su entrambi il Bologna ha scommesso, se è vero che per entrambi sono state rifiutate offerte da Torino e Sassuolo.

I due ragazzi aspettano le prossime partite per capire se con Thiago Motta ritroveranno fiducia e un ruolo da protagonisti prima di sedersi al tavolo per trattare il prolungamento. Ma pure per loro, come per Dominguez e Soriano, l’ora della verità è vicina. Rinnovo o addio, quest’ultimo tra gennaio e giugno: e il prossimo mese e mezzo sarà determinante, come lo sarà per il Bologna, chiamato ad affrontare Juventus, Sampdoria, Napoli, Lecce e Monza da qui a fine ottobre, sfide che determineranno pure se il Bologna sarà in grado di rilanciarsi in classifica o se sarà chiamato a soffrire.