Bologna Cagliari, Mihajlovic carica i suoi. "Servono più equilibrio e concentrazione"

In campo alle 12,30 domenica 10 marzo. In settimana il tecnico e i giocatori hanno visto due film per capire l'importanza della forza di un gruppo e della comunicazione

Sinisa Mihajlovic, allenatore del Bologna (Ansa)

Sinisa Mihajlovic, allenatore del Bologna (Ansa)

Bologna, 9 marzo 2019 – “I ragazzi stanno meglio fisicamente, anche quelli che scorsa settimana hanno giocato. Si sono allenati tutti. Dobbiamo migliorare dal punto di vista mentale, per avere giusto equilibrio bisogna camminare su due gambe, noi lo facciamo su una e mezzo”. È l’equilibrio l’aspetto sul quale Mihajlovic si è concentrato principalmente nella settimana che ha portato i rossoblù alla delicata sfida contro il Cagliari, che si giocherà domani al Dall’Ara alle 12.30.

Il tecnico serbo, in conferenza, ha voluto più volte porre l’accento sull’aspetto mentale dei suoi giocatori: “I ragazzi hanno la capacità di resistere agli urti delle sconfitte, nel calcio come nella vita gli uomini resilienti sono quelli che non mollano mai. Devono imparare a gestire momenti di tensione. Domani ci saranno momenti di sofferenza e difficoltà, voglio vedere come reagiranno. Il Cagliari è una grande squadra, abbiamo preparato bene la gara e siamo convinti di poterli battere”.

Mihajlovic è poi tornato sul secondo gol preso ad Udine, con Pussetto che è riuscito ad avere la meglio nonostante i difensori rossoblù fossero in superiorità numerica. Per il tecnico questi errori si limando lavorando in una certa maniera: “La caratteristica migliore di un difensore è di rimanere concentrato per 90 minuti, il gol di Udine su poteva evitare. Ha saltato da solo in mezzo a tre, sono sbagli che fanno tutti. Quando ci sono momenti di difficoltà e l’altra squadra ti pressa, tu a quel punto devi resistere e avere la capacità di soffrire, ma rimanendo lucido, in quel momento dico che ciascuno deve dare qualcosa in più, è solo questione di concentrazione. Abbiamo uno staff preparato, sotto la mia gestione non abbiamo saputo gestire certi momenti. Purtroppo c’è anche l’avversario, a quel punto dobbiamo avere la capacità di resistere, di non andare in difficoltà che altrimenti diventa tutto più difficile”.

Mihajlovic ha poi svelato un retroscena su come ha deciso di lavorare sull’aspetto psicologico in settimana: “Il calcio è come la vita. Abbiamo visto due film, ‘Alexander’ e ‘Il volo della fenice’, che parla di gruppo di ingegneri che supera le difficoltà: cadono, si rialzano e diventanpo ancora più forti. Spesso noi non parliamo, la comunicazione è fondamentale”.

“Le partite  - prosegue il tecnico - si vincono e si perdono durante la settimana, se uno è abituato a fare certi rituali è giusto li faccia. Quando ero giocatore, si giocava a carte, adesso invece guardano i telefonini, in quasi tutte le squadre il problema è che non si comunica  e così anche in campo. I due difensori, che vedono tutto, devono dare coraggio e guidare, ma devono anche di parlarsi”.

Il discorso si è poi spostato su Poli, colpevole suo malgrado del fallo da rigore ad Udine e costantemente sostituito nella ripresa a causa dell’ingente spreco di energie durante il match: “Si allena bene, gli dispiace per il rigore procurato. Chi lavora sbaglia, chi non lavora non sbaglia. È un giocatore esperto e un bravissimo ragazzo, è il più dispiaciuto di tutti. Lui deve imparare, un giocatore si deve gestire, per la sua generosità va in zone di campo dove non deve andare e arriva al 65’ che è già cotto. Facendo le cose per bene, in modo più ordinato, potrebbe durare di più: in partita, per la generosità che ha, arriva in momenti che non è più lucido. È un pregio se usato in maniera giusta, un difetto se vai oltre ciò che devi fare. Ma avere giocatori generosi è positivo, aiutano sempre i compagni”.

La comunicazione, nel suo Bologna, dovrebbe essere affidata ad un giocatore particolare: “Di solito dovrebbero essere i giocatori più esperti, in generale sono quelli che vedono di più, i centrali, il mediano. Spero tanto in Lyanco, l’ho preso per quello. È giovane ma non c’entra l’età. C’entra il carattere, lo conosco bene e da lui pretendo che, nonostante sia giovane, comandi la difesa. In settimana mi sono arrabbiato per questa cosa. Lui e Danilo sono quelli che devono dare coraggio alla squadra”.

Su Destro e la possibilità di vedere impiegate due punte contro il Cagliari, magari con l'ascolano pronto a duettare con Santander: "Destro è tornato questa settimana ad allenarsi, ha mezz'oretta, potrebbe essere una soluzione in corso".

La chiusura è dedicata all’importante gara di domani, che vedrà il Bologna aggrapparsi a una delle sue ultime possibilità per recuperare punti in classifica: “Dipende da noi e dal nostro atteggiamento, da come interpretiamo la gara. Loro devono capire che c’è solo una squadra che vuole vincere, noi domani ci giochiamo tanto. Se ognuno di loro fa quello che deve fare abbiamo molte possibilità di portare a casa tre punti".   

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