Bologna Fc, Da Costa rinnova: "Per l'Europa League"

"E' difficile, ma non dobbiamo pensare solo alla salvezza". Resterà fino al 2020

Pinzolo (Trento), 18 luglio 2018 - Silenzio. A Pinzolo parla il capitano del Bologna. Quello morale, quanto meno, perché a prescindere da chi indosserà la fascia quando sarà il momento di scendere in campo, Angelo Da Costa è l'elemento centrale attorno al quale ruota il gruppo rossoblù. E se nuovi e vecchi sapranno seguirlo, la stagione alle porte potrà rivelarsi migliore di quella passata. Perché il brasiliano è l'elemento di maggior esperienza del gruppo dall'alto dei suoi 34 anni e entrando nella sua quinta stagione a Bologna è l'anello di congiunzione tra passato e presente, e sa bene quali errori il Bologna non dovrà commettere di nuovo: "Non dovremo mai smettere di sognare". Da Costa lancia una provocazione e una sfida: "Io dico: proviamo a fare qualcosa di speciale, puntiamo all'Europa League. So bene che è difficilissimo, quasi impossibile, ma se ci accontentiamo in partenza della salvezza, che resta comunque il primo obiettivo, rischiamo di commettere gli stessi errori del passato. Dimentichiamo la passata stagione, ma non gli errori".

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Da dimenticare ci sono gli individualismi e la voglia di accontentarsi: "Nel Bologna di oggi non c'è un campione o un fenomeno. La cosa più bella è che stiamo imparando a darci una mano, ad abbracciarci tutti consapevoli che le fortune della stagione passano dalla capacità di essere gruppo e darci una mano in campo e fuori".

La cosa più bella è pure l'affetto che i rossoblù percepiscono intorno a loro, "l'entusiasmo ritrovato. Non me lo aspettavo. E' bello vedere i tifosi qui in ritiro, sapere che sono già stati fatti 7mila abbonamenti. Nessuno ci ha detto una parola e rinfacciato nulla di quello che dovevamo fare e non abbiamo fatto in passato. Da questo si riparte: il Bologna è la nostra gente, noi siamo solo giocatori, pedine di qualcosa di molto più grande".

PIPPO INZAGHI

Qualcosa per il quale Da Costa si è messo seriamente in discussione: "In estate ho avuto un colloquio con i direttori. Ho detto loro che avevo ancora un anno di contratto e sarei voluto rimanere". Da Costa si commuove: "Bologna è tanto importante per me, qui è nato mio figlio, ma proprio per questo ho detto ai direttori che se non mi ritenevano utile, visto che le cose erano andate male l'anno scorso, mi sarei fatto da parte senza fare casini. Mi hanno rinnovato il contratto fino al 2020 e di questo li ringrazio. Mi sento molto responsabilizzato e parlo ogni giorno con i compagni vecchi e nuovi per spiegare la situazione e indicare la strada da seguire tutti assieme".

Anche a Skorupski: "A lui dico che io darò il massimo. Se vorrà giocare dovrà darci sotto perché io mi farò sempre trovare pronto. E' l'unico modo che ho per costringerlo a migliorare. Se quelli che non giocano mollano è la fine perché poi vengono fuori malumori. Quest'anno nessuno dovrà mollare".

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