Bologna Fc, Donadoni amaro. "Era importante vincere davanti ai nostri tifosi"

Il mister deluso per il 20esimo ko della stagione. "Se Verdi vorrà ripartiremo proprio da lui". Bigon esclude rivoluzioni nel mercato

Un Donadoni contrariato all'uscita dal terreno di gioco

Un Donadoni contrariato all'uscita dal terreno di gioco

Bologna, 13 maggio 2018-  "Questa partita è la sintesi di tante gare di quest'anno in cui ci manca poco per cambiare il trend e invece una situazione negativa fa pendere l'ago della bilancia dalla parte opposta". La sconfitta per 2-1 contro il Chievo è per Roberto Donadoni il dipinto della stagione rossoblù. Un dipinto sicuramente grigio perchè quella odierna rappresenta la nona sconfitta casalinga, la 20 esima del campionato a cui resta ancora l'ultima giornata, anche se Donadoni punta in parte il dito sugli episodi stagionali non sfruttati al meglio.

"Ci dispiace molto per questa sconfitta perchè volevamo vincere davanti al nostro pubblico. Quando chiudi con un risultato negativo - dice il tecnico rossoblù - ci sta che la gente sia delusa, ma i primi ad essere delusi siamo noi. Nel primo tempo - analizza la gara odierna - siamo stati bravi ma non bravissimi perchè, anche se un rigore in più ci poteva stare, ci voleva maggior ferocia in determinate circostanze. Nel secondo tempo abbiamo giocato con più confusione e poca lucidità, ma abbiamo avuto due occasioni clamorose. Questi episodi fanno la differenza. Il Chievo non ha avuto grandissime occasioni ma è stato bravo a concretizzarle".

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I numeri dicono anche di un Bologna che ha raccolto solamente 15 punti nel girone di ritorno: "Meno male che li abbiamo fatti nel girone d'andata - dice Donadoni. Nella seconda parte di campionato non siamo stati bravi come nella prima sprecando diverse occasioni e questo è motivo di rammarico e di rabbia". Il quadro sarebbe potuto essere ancora peggiore se a gennaio fosse partito Verdi: "In questo senso viene da dire brava la Società a trattenerlo e bravo Simone a rimanere capendo che gli serviva per cementare di più le ambizioni che deve acquisire. Se riusciremo ad avere ancora Simone Verdi sarà un punto di partenza importante".

Il nodo sul futuro del numero 9 rossoblù, secondo il tecnico del Bologna, potrebbe sciogliersi a breve: "Quello che deciderà lo sapremo a breve, anche se quando si mette in moto il mercato ci sono cose non facili da controllare". Dal mercato del futuro Donadoni cancella la parola rivoluzione: "È esagerata e non accadrà. Si deve crescere e i miglioramenti non avvengono da una settimana all'altra. Bisogna eliminare le amnesie, poi qualche cambiamento con il mercato potrà esserci".

Anche il direttore sportivo Riccardo Bigon esclude rivoluzioni estive: "Per me sarebbe sbagliato, noi vogliamo dare continuità - dice. Finché sarò io il DS rivoluzioni non ne vedrete: cercheremo di migliorarci con i ritocchi giusti". La sconfitta di oggi contro il Chievo, la 20 esima del campionato, non sarà di facile digestione: "Finire perdendo l’ultima in casa ci fa male - ammette Bigon. Volevamo centrare già stasera quota 42 punti e i ragazzi sono dispiaciuti per non esserci riusciti. Fino a febbraio ero soddisfatto della stagione, perché siamo sempre stati fuori dalle posizioni pericolose, poi però non è scattato lo stimolo per puntare a quota 50 come sarebbe dovuto essere".

Deluso anche il centrocampista Blerim Dzemaili: "Volevamo vincere ma non ci siamo riusciti - confessa. Continuiamo a crescere, ma ad oggi non possiamo competere con squadre come Fiorentina e Torino. Pensiamo alla prossima stagione in cui vogliamo fare meglio".

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