Bologna Fc, Claudio Fenucci su Donadoni. "Valutazioni a fine anno"

L'Ad rossoblù mette paletti. "Ho imparato il rispetto dei ruoli, noi dirigenti scegliamo gli uomini, poi decidiamo al termine della stagione"

Claudio Fenucci e Roberto Donadoni, amore finito?

Claudio Fenucci e Roberto Donadoni, amore finito?

Bologna, 16 marzo 2018 - “Siamo come un cavallo che al galoppo parte ad handicap”. Claudio Fenucci usa questa metafora ippica per descrivere il duro percorso che la società Bologna sta facendo per portarsi a livello delle compagini di pari potenzialità. Il primo triennio - spiega l'amministratore delegato rossoblù - è stato di consolidamento perché al di là della storia e del blasone tre stagioni fa eravamo in serie B con pochi giocatori di proprietà. Tante risorse - che l'Ad quantifica in circa 40 milioni di euro - sono state investite non nella squadra. A livello economico il nostro calcio è in continua evoluzione; tanti club hanno chiuso la campagna acquisti con attivi importanti e noi facendo il nostro percorso li stiamo rincorrendo. Quanto durerà questa rincorsa lo vedremo nel prossimo triennio”.

Di deve cominciare ad andare anche la squadra di Roberto Donadoni, che sta attraversando un momento di difficoltà: “Andiamo a Roma - dice Fenucci, in riferimento alla trasferta di domenica con la Lazio - con la convinzione di fare una buona prestazione. Anche nell'ultima uscita - continua - i dati dimostrano che la squadra si è impegnata e ha corso, ma forse ha corso troppo dietro all'Atalanta. Il nostro obiettivo primo, come lo è per 13 squadre su 20, è di mantenere la categoria e poi quello di fare sempre meglio. Non confondiamo l'essere in linea con i piani, con l'essere contenti; una sconfitta produce sempre sofferenza. Nelle ultime 10 giornate abbiamo il dovere di fare bene per riavvicinare la parte di pubblico scontento, anche se la percezione sull'umore della gente è filtrata dai media e contrasta con la realtà. Perché quando i giocatori vanno alle cene dei Club rossoblù respirano l'amore e l'affetto dei tifosi".

Leggi anche: Tutti i giocatori nel mirino rossoblù

"Sicuramente - sottolinea Fenucci - si può e si deve fare meglio, ma sul come farlo devono ragionarci tecnici e giocatori”. E tra i giocatori c'è un Mattia Destro che rischia la seconda panchina consecutiva: “Abbiamo una rosa con valori e caratteristiche tecniche, chi gioca lo decide il mister come in ogni rapporto normale tra tesserati. Non per non prendermi responsabilità, ma nella mia lunga esperienza ho imparato il rispetto dei ruoli. Noi dirigenti scegliamo gli uomini e poi a fine anno facciamo le nostre valutazioni”.

Sullo stadio, infine l'Ad prende ancora tempo perché si sta ancora lavorando. Quello che fa filtrare è che dopo alcune modifiche al progetto potrebbero volerci “tempi più lunghi dei 15 mesi inizialmente pensati per la ristrutturazione” e per questo sono al vaglio tutte le soluzioni possibili su dove far giocare nel frattempo la squadra. 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro