"Burgnich era sportivo, mi fece i complimenti per quella foto"

Maurizio Parenti, storico fotografo dell'Ansa, catturò l'immagine del gol in tuffo di Pascutti, che è diventata leggendaria per i tifosi del Bologna: anche Burgnich lo ringraziò

Ezio Pascutti si tuffava a segnare anticipando Tarcisio Burgnich. Foto di Maurizio Parenti

Ezio Pascutti si tuffava a segnare anticipando Tarcisio Burgnich. Foto di Maurizio Parenti

Bologna, 26 maggio 2021 - L’uomo che ha scattato la foto del secolo, almeno per chi ama il Bologna calcio, si chiama Maurizio Parenti, ha lavorato una vita per l’Ansa e da oggi si sente un po’ più solo. Perché è rimasto solo lui, dei tre protagonisti.

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Ezio Pascutti si tuffava a segnare anticipando Tarcisio Burgnich. Foto di Maurizio Parenti
Ezio Pascutti si tuffava a segnare anticipando Tarcisio Burgnich. Foto di Maurizio Parenti

Di Ezio Pascutti, che nella foto si tuffava a segnare anticipando Tarcisio Burgnich in un Bologna-Inter del ‘66, Parenti divenne anche amico: "Di Burgnich no perché era un tipo taciturno, che non dava tanta confidenza – racconta Parenti, oggi 78enne – . Qualche tempo dopo me lo presentò Italo Cucci al Guerin Sportivo, e Burgnich mi fece i complimenti. Ammettendo di non essere riuscito a marcare Pascutti, in quell’azione". Particolare che regalò a Parenti una piccola rivincita su Gianni Brera, il maestro dei giornalisti sportivi: "Allora dopo le partite ci si ritrovava tutti alla sede di Radio Stampa, in via Parmeggiani, per lavorare. I giornalisti mandavano i pezzi con le telescriventi. Brera diceva che Burgnich aveva marcato male Pascutti, io stampai la foto e gliela feci vedere. A quel punto dovette ammettere che era stato bravissimo Ezio".

La foto fu scattata quasi per caso, con una Asahi Pentax: "Ci fu anche un po’ di fortuna. Quel giorno mi lasciarono scegliere la porta, io avevo 23 anni, ero tifoso del Bologna, ma arrivai tardi e tutti i posti migliori, di fianco alla porta, erano già occupati. Lì vicino c’erano anche Giorgio Comaschi con suo padre, che era il fotografo del Carlino Sera. Io conoscevo i movimenti di Ezio, aveva fatto un gol simile due settimane prima. Sapevo che in caso di cross lui sarebbe sbucato. Ma la mia vera abilità in quel caso fu la capacità di centrare bene l’unico scatto che avevo a disposizione". Ci vinse anche un premio, 100mila lire: ma ne spese 118mila per festeggiarlo con i colleghi.

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