Genoa Bologna 2-0 Mihajlovic: "Il centravanti? Ci servirebbe"

Nell'analisi della sconfitta il tecnico se la prende anche col Ferraris: "E' un campo di patate, una vergogna per la serie A". E poi parla di mercato

Genoa Bologna 2-0: Sinisa Mihajlovic (FotoSchicchi)

Genoa Bologna 2-0: Sinisa Mihajlovic (FotoSchicchi)

Genova, 9 gennaio 2021 – “Una brutta sconfitta, non me lo aspettavo: ero convinto di portarla a casa. il campo ci ha penalizzato, ma non possiamo prendercela col campo”. Non vuole prendersela col campo del Ferraris Sinisa Mihajlovic, al termine della sconfitta contro il Genoa per 2 a 0, ma poi rincara la dose: “Quello di Genova è un campo di patate, una vergogna che in Serie A si giochi in un campo del genere, una vergogna per tutti. Una squadra tecnica che cerca di giocare la palla perde i tempi di gioco, si fa fatica”. Per cui forse, nella visione del tecnico, qualche colpa potrebbe anche ‘assumersela’ il terreno.

Ma ciò che resta è un Bologna che ha perso, e male, e un Mihajlovic che una spiegazione non sa darsela: “Come abbiamo perso oggi? Non lo so. Era quasi impossibile perderla, però succede e ci dobbiamo assumere le nostre responsabilità. Non abbiamo meritato di perdere. Ci siamo fatti due gol da soli. Nel secondo tempo siamo ripartiti, li abbiamo chiusi, ma era difficile perché loro stavano dietro. Ci voleva un po’ più di fortuna. Oggi non abbiamo recuperato e abbiamo perso”.

Un Bologna che ha faticato in zona offensiva, solito problema che la squadra di Mihajlovic si trascina dietro da un po’: “Dobbiamo tirare di più, quando trovi una squadra che difende e basta bisogna provarci anche dai 25 metri. Loro hanno fatto tre tiri in porta e due gol, non me ne ricordo altri.” A fine gara, in realtà, saranno 9 i tiri della squadra di Ballardini, 7 dei quali verso lo specchio della porta.

Sul centravanti: “Bisogna parlare con la società, non abbiamo un giocatore da doppia cifra. Per come giochiamo e per le occasioni che creiamo, se avessimo un realizzatore sarebbe meglio. Lo si prende se troviamo qualcosa che si addice alle mie caratteristiche e se è gratis, magari”.

Sulla classifica, che ora inizia a complicarsi, con la zona retrocessione a 5 punti di distanza: “Noi dobbiamo lottare per non retrocedere, quando lo dicevo 3 settimane fa mi davano del matto, ma se lo dico è perché ho i miei motivi. Dobbiamo essere bravi di non entrare mai in quella lotta lì. È un campionato equilibrato, dobbiamo arrivare il prima possibile a 40 punti, sperando bastino. È un campionato strano, tutti possono vincere e perdere con tutti”. E il Bologna, sabato prossimo contro il Verona, spera sia il suo turno per tornare a vincere.

Al termine della partita parola anche a Riccardo Orsolini, intervistato da Sky, che dopo aver festeggiato le 100 presenze in Serie A mercoledì contro l'Udinese, quest'oggi, alla gara numero 101 è incappato in una brutta sconfitta assieme ai suoi compagni: "Il campo era ai limiti della praticabilità, abbiamo provato a giocare ma non siamo riusciti a concretizzare le chance che abbiamo avuto a disposizione. Loro hanno sfruttato le occasioni che abbiamo concesso e hanno fatto due gol. L’umore non è positivo, la sconfitta ci fa male ma pensiamo subito alla prossima partita contro il Verona. Purtroppo ogni tanto esco della partita, è un mio limite e lo riconosco, dovrei essere più costante e sono consapevole che questo step mentale mi permetterebbe di essere un giocatore più completo. Il mister mi sta aiutando a migliorare questo aspetto, mi fa sentire importante”.

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