Ibrahimovic Bologna, si riaccende il sogno. Mihajlovic. "Verrà da noi o tornerà in Svezia"

Il tecnico: "Mi ha chiamato qualche giorno fa, vedremo cosa deciderà in estate". Sabatini: "La vedo difficile, ma se viene per amcizia..."

Zlatan Ibrahimovic

Zlatan Ibrahimovic

Bologna, 17 maggio 2020 - Bologna e Ibrahimovic, un sogno che sembra destinato a non morire mai. A far ribattere forte il cuore dei tifosi rossoblù, in un momento tragico per il Paese e quindi anche per lo sport, è stato Sinisa Mihajlovic che ha parlato alla trasmissione della tv serba 'Vece sa Ivanom Ivanovicem'.  

"Mi ha chiamato qualche giorno fa - ha detto il tecnico del Bologna -: vedremo cosa decide in estate -. Certamente non rimarrà a giocare a Milano, ma la domanda è se verrà da noi o se tornerà in Svezia".

Secondo Sinisa, dunque, il campione svedese dovrebbe scegliere tra due possibilità: quella di tornare a giocare all'Hammarby, club con cui si è allenato in questo periodo di pandemia di Covid-19 (col permesso accordato dal Milan), oppure quella di accettare la chiamata del tecnico serbo e affrontare l'affascinante sfida sotto le Due Torri.

Una possibilità che, ovviamente, il Bologna accoglierebbe a braccia aperte anche se nessuno, nella società, si fa illusioni: "Non offuscherebbe nessuno, potrebbe entrare negli ultimi minuti e risolvere la partita", ha detto Riccardo Bigon a SkyTg24. "Si tratta di una trattativa che si può sviluppare solo attraverso un rapporto di amicizia solida e di stima reciproca - ha sottolineato Walter Sabatini - in termini di cifre, non è un'operazione strategica per il Bologna, non è alla nostra portata. Farebbe crescere sicuramente i giovani intorno a lui, ma la vedo difficile. Non ci credo molto".

Migration

Ibra - che, si sa, vive di sfide - era già stato l'oggetto dei desideri del Bologna nel mercato di riparazione invernale, a gennaio, prima che scoppiasse la pandemia in Europa. Era stato proprio Mihajlovic (con cui Ibrahimovic ha un rapporto di amicizia) a contattarlo e a cercare di regalare un sogno a tutta la piazza e alla città. Dopo un periodo di riflessione, però, il fuoriclasse, terminata l'esperienza americana, aveva ceduto alle lusinghe del Milan, club a cui è molto legato affettivamente e con cui aveva già militato e vinto uno scudetto. Ma ora la suggesstione Ibra-Bologna è ritornata prepotentemente in auge, infuocata dalle parole di Sinisa.

E di Sinisa ha parlato proprio ieri al Carlino la figlia Viktorija, che ha scritto un libro su suo padre, in uscita il 19 maggio per Sperling&Kupfer. "Sinisa, mio padre" (foto) ripercorre il periodo di malattia affrontato dall'allenatore del Bologna, visto con lo sguardo e la sensibilità della ragazza. Fino alla gioia per le dimissioni dall'ospedale. "E' un sergente dal cuore grande", ha detto con orgoglio la 23enne.

Il mercato del Bologna

"Il Bologna non svendera'". Ad assicurarlo, a Skysport24, nonostante la crisi economica derivante dalla pandemia di Covid-19, sono il direttore sportivo e il coordinatore dell'area tecnica del  Bologna, Riccardo Bigon e Walter Sabatini. "Abbiamo una grossa fortuna, perché non abbiamo necessità di cedere - ha spiegato Bigon in merito al futuro di Orsolini e a quello di tutti gli altri talenti rossoblu - Quelli trascorsi sono stati due mesi molto atipici: da gennaio in poi solitamente si fanno molti incontri per la nuova annata, ma non è stato possibile. Ci possiamo basare solo su dati parziali, quindi oggi lavoriamo con mille incognite".

"E' esattamente così - ribadisce Sabatini - le nostre valutazioni sono incomplete. Siamo la squadra in Italia che soffrirà di più questa situazione, perché stavamo facendo un grande campionato con ragazzi tutti di 20 o 21 anni. La squadra stava decollando verso una classifica importante. Se avessimo continuato così il valore patrimoniale dei nostri giocatori sarebbe salito alle stelle. Ma il collasso del calcio e del mercato ci farà soffrire, anche se siamo una società parsimoniosa, che programma da anni acquisti e stipendi. Poi abbiamo una proprietà talmente solida che siamo tranquilli".

"Scambi? Difficile farli, perché gli affari a quel punto dovrebbero essere fatti solo con società di pari livello. Non posso sedermi al tavolo con Inter, Juve o Roma. Gli stipendi dei loro giocatori ci  ucciderebbero". "Quando si ripartirà - le parole di Bigon - il mercato tornerà ad essere quello di prima. Ci sarà una parentesi di rallentamento, quello sì. Il Bologna però perderà molto poco, anche fermandosi un po'. Quest'anno siamo partiti con 8-10 giovani stranieri forti e di talento e non abbiamo avuto l'apporto del mister per quasi tutta la stagione. Motivo per cui, se si dovesse ripartire non saremmo in emergenza, anzi".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro