Massimo Tarantino, chi è l'ex del Bologna Fc che ha fermato l'accoltellatore di Assago

Il passato da calciatore: cinque stagioni con la maglia rossoblù. E i ruoli da dirigente sia sotto le Torri che alla Spal

Bologna, 28 ottobre 2022 – Nel pomeriggio di ieri, nel centro commerciale di Assago dove un 46enne con gravi problemi psichici, Andrea Tombolini, ha accoltellato a morte un 47enne dipendente del Carrefour del centro e ferito altre 5 – tra cui il giocatore del Monza Pablo Marì, al momento al Niguarda di Milano in condizioni gravi – è salito alla ribalta Massimo Tarantino, ex difensore e dirigente sportivo. È stato l’ex Bologna (ed ex direttore tecnico della Spal) ad avere disarmato e fermato l’aggressore, raccontando poi alle telecamere: “Urlava, urlava e basta – riferendosi all’omicida – Io eroe? Non ho fatto niente”.

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L'ex del Bologna Fc, Massimo Tarantino
L'ex del Bologna Fc, Massimo Tarantino

Massimo Tarantino: "Con un calcio ho fermato il killer di Assago"

Il racconto choc di Tarantino

"È stato tutto molto veloce, io ero alla cassa con mia moglie e mia figlia, abbiamo sentito delle urla che provenivano dalla parte centrale del centro commerciale, improvvisamente ci siamo visti sbucare un ragazzo ferito che chiedeva aiuto, c'è stato un momento di panico. Poi dalla stessa corsia abbiamo visto l'aggressore che veniva nella nostra direzione, io ho avuto l'istinto di allontanare mia moglie e mia figlia".

Va a fondo nel racconto l'ex calciatore, intervenuto ai microfoni di Sky Sport: "Tra me e questa persona c'era un dipendente, che purtroppo è deceduto, nel dare la coltellata i due sono inciampati, quando sono caduti sono tornato indietro e ho dato un calcio alla mano dell'aggressore, gli ho fatto volare il coltello, poi l'ho immobilizzato ma non ha più reagito. È stato tutto abbastanza veloce, la Polizia è intervenuta immediatamente".

Tarantino, la carriera: dal campo alla dirigenza

Dopo avere appeso gli scarpini al chiodo, lasciando il mondo del calcio giocato nel 2006 dopo un’ultima stagione con la maglia del Pavia, l’anno successivo supera l’esame da dirigente e rientra nel mondo calcistico sotto un’altra veste. Nel maggio 2010, inoltre, torna a Bologna come responsabile del settore giovanile del Bologna, lasciando l’incarico nel 2013 e trovando spazio a Roma, con Bruno Conti, sempre come responsabile del settore giovanile. Un’avventura, quella in giallorosso, durata ben 6 anni e terminata nel settembre del 2019: tra i calciatori usciti da quel vivaio anche l’attuale rossoblù, ma in prestito, Gianmarco Cangiano, oltre a Cancellieri dell’Hellas Verona, Calafiori del Basilea, Milanese dell’Alessandria e Pellegrini dell’Eintracht di Francoforte. L’ultima avventura è stata a pochi passi da Bologna, alla Spal, dove ha rivestito il ruolo di direttore tecnico della formazione spallina, lasciando Ferrara a giugno 2022 con il restyling della società biancazzurra.