Pinato (LaPresse)
Bologna, 17 giugno 2018 - Audero, Pinato, Stulac. Non è un tris d’assi, ma un trio che nell’ultima stagione ha dato sostanza al Venezia e che Inzaghi adesso vorrebbe trapiantare sotto le Due Torri. Tra il dire e il fare, ovviamente, ci sono di mezzo le strade non sempre percorribili del mercato. Prendete Emil Audero.
E’ un classe 1997, ma para già con la sicurezza dei grandi. Non a caso appartiene alla Juve, che quando la Sampdoria ha bussato alla porta dei bianconeri per sondare il costo del cartellino s’è vista sparare altissimo: 10 milioni. Quei soldi il Bologna li ha, specie se dopo aver ceduto Verdi e Ferrari sta per vendere Masina al Watford.
Dimarco per una ventata di gioventù
Però ha anche Mirante, reduce da due stagioni non impeccabili ma desideroso di restare e in ogni caso non disposto a fare il vice a un ventunenne. Rebus da risolvere, ma pista Audero che Bigon proverà a percorrere fino all’ultimo. Vale anche anche perMarco Pinato (nella foto LaPresse), classe 1995, difensore-esterno di centrocampo mancino di piede, cresciuto sotto l’ala di Inzaghi nel vivaio del Milan ma oggi di proprietà del Venezia. SuperPippo spera nel regalino da parte dei suoi nuovi dirigenti.
Più difficile che accada con Leo Stulac, classe 1994’, metodista classico, sloveno di Capodistria, dove due anni fa lo scovò Perinetti, ai tempi diesse dei lagunari. Il problema è che Perinetti nel frattempo si è trasferito al Genoa e il Grifone oggi è in pole-position, insieme all’Atalanta. Quell’Atalanta che nel frattempo non molla il pressing su Di Francesco. «E’ un giocatore che seguiamo», ha ammesso Gabriele Zamagna, l’uomo mercato dei nerazzurri, a margine delle premiazioni del ‘Carlino d’Oro’ a Milano Marittima. Fronte più che mai aperto. Si fa avanti anche l’ipotesi di arrivare a Federico Santander, centravanti paraguaiano di 27 anni che ha giocato in Danimarca nel Copenhagen.
m. v.
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