Bologna spera in una riconferma di Mihajlovic
Bologna, 31 maggio 2019 - 'Mihajlovic sporco serbo, Roma ti schifa': non l'hanno presa bene i tifosi giallorossi. Si parla anche solo dell'ipotesi che Mihajlovic traslochi sulla panchina della Lupa. Un'ipotesi che ha fatto subito alzare gli scudi di alcuni tifosi, i quali hanno pensato di mettere la loro contrarietà nero su bianco, usando un muro della Capitale come lettera.
Almeno per ora, però, il Bologna resta, ufficialmente, la ‘prima scelta’ di Mihajlovic. A Casteldebole continuano ad essere cautamente fiduciosi e a ritenere che il sì del tecnico possa arrivare già la prossima settimana. Eppure proprio a Roma, dal '92 al '94, fu la sua porta d’ingresso di Sinisa nel calcio italiano, nonché un fortunato trampolino di lancio verso una luminosa carriera da calciatore.
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Un quarto di secolo dopo i giallorossi si sono rifatti sotto. Il diesse giallorosso in pectore Gianluca Petrachi, che pure con Mihajlovic al Torino non s’era lasciato benissimo, ha pensato proprio ai suoi modi ruvidi, ma efficaci per domare un ambiente, quello giallorosso, squassato da continue polemiche. E mercoledì è avvenuto l'incontro fra i due.
E’ bastato questo per far scendere sul piede di guerra, nelle radio romane e sui social, sia i tifosi laziali che quelli giallorossi, per evidenti motivi di campanile poco attratti entrambi (eufemismo) dall’idea di un Mihajlovic seduto sulla panchina della Lupa. Con il futuro di Simone Inzaghi sulla panchina della Lazio (altra destinazione potenziale di Mihajlovic) congelato, a Casteldebole con un occhio speranzoso si guarda alla riconferma di Sinisa e con l’altro, più realistico, si valutano soluzioni alternative.
Rapido giro d’orizzonte di quel che c’è sul mercato e che ancora attende che prenda il via il famoso domino delle panchine: Semplici ha preso tempo con la Spal, Andreazzoli ha chiuso la sua esperienza all’Empoli, così come Pioli alla Fiorentina. Di Francesco sarebbe il top, ma come Giampaolo (che è nel mirino del Milan e della stessa Roma) spera di essere chiamato da una big. Resta Mihajlovic: nonostante tutto il più vicino.
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