Bologna Fc, anche Mihajlovic corre a Casteldebole

Ieri la prima sgambata della squadra, oggi anche il tecnico si è concesso una seduta di allenamento individuale. Intanto è in uscita il libro della figlia dedicato a lui

Bologna, Sinisa Mihajlovic corre a Casteldebole (FotoSchicchi)

Bologna, Sinisa Mihajlovic corre a Casteldebole (FotoSchicchi)

Bologna, 6 maggio 2020 - Sinisa Mihajlovic non ha resistito: questa mattina, intorno alle 10, ha varcato i cancelli di Casteldebole per concedersi una seduta di allenamento individuale. Il tecnico del Bologna era rientrato ieri in città, nel giorno in cui i suoi ragazzi avevano ripreso a correre, per essere idealmente al loro fianco e per poter iniziare a organizzare la ripresa degli sport di squadra, in programma il 18 maggio.

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L'allenatore è in contatto costante con la squadra e soprattutto con il preparatore atletico Marchesi, al fine di analizzare i dati fisico-atletici delle prestazioni dei giocatori, per impostare la preparazione. Ieri ha pilotato a distanza, dalla camera d'albergo, la prima sgambata del suo Bologna, non potendo presenziare in questa fase agli allenamenti, che devono essere rigorosamente individuali. Ma questa mattina Sinisa non ha resistito: dopo due mesi di quarantena è tornato pure lui a correre all'aria aperta e in sicurezza, all'interno del centro tecnico di Casteldebole. 

L'allenatore serbo, al quale in estate era stata diagnosticata la leucemia, era stato sottoposto il 29 ottobre al trapianto di midollo osseo.

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La figlia di Mihajlovic scrive un libro sul padre

Intanto, Viktorija, figlia di Sinisa, ha scritto un libro dedicato a suo padre. Su Instagram la ragazza ha infatti annunciato l'uscita di 'Sinisa, mio padre', prevista per il 19 maggio, già prenotabile online. "Quando mi è stato chiesto di raccontare mio padre, la persona che amo di più al mondo, l'uomo che per tutti è il sergente Sinisa, ma per me è semplicemente l'uomo più straordinario che si potesse creare, ho pensato che non avrei mai trovato le parole giuste per descriverlo. Invece ce l'ho fatta. Ci ho messo il cuore ed ho vinto. In bocca al lupo a noi papà, ti amo, e buon viaggio al nostro libro", dice Viktorija.

 

Bigon: "Bello vedere Sinisa in campo"

Oltre a Sinisa, anche la squadra ha effettuato il secondo giorno di fatica e di corse a Casteldebole. Dopo le prime sgambate di ieri, con gli atleti rigorosamente a debita distanza gli uni dagli altri nello svolgimento degli esercizi – senza palla, ovviamente – quest’oggi si è fatto il bis. E Riccardo Bigon, direttore sportivo del club, arrivato nel pomeriggio, ha detto a proposito dell’allenamento del tecnico serbo: “E’ stato bello (vederlo in campo a correre, ndr) ma lo sapevamo, ci sentiamo tutti i giorni”.

Proprio nel pomeriggio via alle sessioni individuali dei giocatori, arrivati a gruppi per potere ricominciare ad avvicinarsi verso quella che, si spera, possa tornare ad essere la normalità. Il primo, verso le 15 di oggi, ad entrare al centro tecnico è stato Lukasz Skorupski (“Non si riconosce nessuno con le mascherine”, ha affermato il portiere polacco, che poi ha sottolineato come “Non abbiamo mai passato così tanto tempo in casa con le famiglie”; a ruota hanno fatto capolino al ‘Niccolò Galli’ anche Bani, Orsolini, Corbo, Dominguez, Santander e Poli, oltre che a Medel, che ieri non si era visto a Casteldebole, e a Da Costa e Luca Bucci, preparatore dei portieri. Un’ora abbondante di ‘fatica’ sui prati del centro tecnico, con Bani e Orsolini che, a fine allenamento, alla domanda ‘come vanno i muscoli?’ hanno risposto all’unisono: “Male, malissimo”. I quasi due mesi passati lontani dai campi si fanno sentire sulla muscolatura degli atleti, a caccia della loro forma fisica pre-lockdown. A metà pomeriggio spazio al secondo ‘blocco’ di giocatori, con Schouten, Mbaye, Tomiyasu, Barrow e i giovanissimi Juwara e Ruffo Luci.

 

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