Mihajlovic su Arnautovic: "Avevamo bisogno di un po' di sana ignoranza"

Il tecnico serbo parla alla vigilia di Bologna-Verona (lunedì al dall'Ara alle 20.45): "La cessione di Tomiyasu? Ho perso un difensore che poteva fare tutti e quattro i ruoli"

L'allenatore del Bologna Sinisa Mihajlovic

L'allenatore del Bologna Sinisa Mihajlovic

Bologna, 12 settembre 2021 – "La cessione di Tomiyasu? Dipende da che prospettiva la si guardi, dalla sua è sicuramente qualcosa di molto positivo”. Alla vigilia del match interno contro l’Hellas Verona, Mihajlovic torna sull’addio del laterale giapponese, venduto l’ultimo giorno di mercato all’Arsenal: “Dalla mia prospettiva dico che ho perso un giocatore l’ultimo giorno di mercato, un difensore che mi poteva coprire tutti e 4 i ruoli. Se è andato all’Arsenal vuol dire che stiamo facendo il giusto lavoro. Bisogna fare anche i complimenti allo scouting del Bologna, è stato trovato un giocatore che negli ultimi due anni è cresciuto molto. Il percorso di Tomiyasu deve essere da esempio per tutti, mi aspetto molto da tutti i giovani, spero facciano meglio rispetto a quanto fatto finora”.

Domani, al Dall’Ara (ore 20.45) arriva una squadra rivoluzionata in estate dopo l’addio di Juric, con Di Francesco ora in panchina: “La loro è una classifica bugiarda, hanno mantenuto pressione e identità che avevano con Juric. Hanno preso Simeone e Caprari, sono una squadra difficile da battere. Noi dobbiamo ripetere l’atteggiamento visto contro l’Atalanta, davanti al nostro pubblico, e in fase offensiva proporremo qualcosa in più. È una partita aperta ma alla nostra portata”.

Su Hickey: “Ha fatto qualche partita come terzino destro, potrebbe andare bene in fase difensiva ma in costruzione potremmo avere qualche problema. Lì abbiamo De Silvestri, che ci dà garanzie, Mbaye e anche Amey, che a me piace molto nonostante la giovane età”.

Su Arnautovic: “La sua presenza è importantissima, avevamo bisogno di un po’ di sana ignoranza, non si risparmia mai. Con lui in campo anche gli altri si sentono più sicuri: è diverso rispetto agli altri attaccanti avuti negli anni scorsi, dobbiamo cercare di sfruttare le sue caratteristiche al meglio”.

Sul gruppo e sulla situazione post pausa Nazionali: “Tutti quelli che sono tornati dalla Nazionale stanno bene. Tanti di loro hanno giocato, ero preoccupato prima che partissero, temevo che qualcuno di loro si potesse fare male. Abbiamo avuto un giorno in più per recuperare, quasi tutti stanno bene. Medel vorrebbe giocare sempre, figurati ora che sta bene. Skov Olsen mi aspetto segni anche qui e non solo in Nazionale, sono contento si stiano prendendo il loro spazio anche in Nazionale”.

Su Theate: “Sembra sia qui da diversi anni, mi ha colpito la sua voglia di imparare, la sua applicazione, ha caratteristiche giuste e personalità, gli servirà un periodo di adattamento, finché continuerà a prendere il cappuccino dopo pranzo e la sera vorrà dire che ancora non si è adattato (ride, ndr)”.

Kingsley? “Ha fatto bene a Bergamo, meglio in fase difensiva, ha fatto ciò che doveva fare. Abbiamo deciso di tenerlo e di dargli le opportunità e a mio avviso ha fatto bene. Ci sono possibilità parta dall’inizio”.

Chiusura su Orsolini, oggi presente in sala stampa insieme a Mihajlovic:“Ha un carattere bellissimo, si fa scivolare tutto addosso e anche quando gli urlo non se la prende, non è rancoroso. Vero? Altrimenti ti gonfio (ride, ndr)”.

Questo il pensiero, per l’appunto, di Riccardo Orsolini, che domani sera dovrebbe partire titolare in attacco: “Sarà una partita che ci permetterà di capire dove vogliamo arrivare, in questi anni c’è mancata continuità di risultati. Sono fiducioso, ci stiamo impegnando tutti molto affinché si possa fare risultato. Sono uno tra quelli che è qui da più tempo, anche non essendo esperto sento l’importanza che rivesto all’interno del gruppo, so che posso dare di più e sto lavorando per questo. La mia crescita personale passa da questa stagione, che sarà fondamentale per capire che calciatore vorrò diventare. Il mercato? Ho pensato solo a fare bene il ritiro, non c’è mai stato niente di concreto e non avevo espresso la volontà di andarmene. Con Arnautovic, che è persona schietta e diretta, ha alzato il livello della squadra dando impronta importante al nostro attacco. Davanti si deve fare sentire, un giocatore esperto come lui ha il dovere di trascinare tutti i ragazzi. Ben venga un urlo di troppo ogni tanto”.

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