Tommaso, 9 anni: un sinistro come Mihajlovic. Il video

Challenge con l’allenatore del Bologna: calciare la palla da 18 metri e fare canestro. Tre tiri per il futuro campione, uno solo per Sinisa

La sfida tra Tommaso e Mihajlovic

La sfida tra Tommaso e Mihajlovic

Bologna, 1 aprile 2021 - "Bravo mister, la sfida l’hai vinta tu. Ma sabato potresti farmi il regalo di battere l’Inter?". Tommy nasconde la timidezza dietro un paio di lenti, ma il suo sinistro fatato ha fatto stropicciare gli occhi alla rete. Il suo e quello di Mihajlovic (video): ma nel caso di Sinisa, maestro nell’arte del calciare punizioni col mancino, la cosa non fa notizia.

"Mister, adesso in tre tiri provo a fare canestro da questa distanza", era la sfida lanciata qualche giorno fa da Tommaso Galassi, il bambino di 9 anni del vivaio rossoblù che da 18 metri ha fatto centro al terzo tentativo calciando il pallone. Mihajlovic aveva prontamente raccolto la sfida andando a segno al primo colpo. E Tommy è diventato a sua insaputa una star dei social.

Tommaso, lo sai che parlano di tutti di te? "Me l’hanno detto, perché lo smartphone ancora non ce l’ho".

Com’è nata l’idea del challenge? "Mio fratello Michele, che ha un anno più di me, ha provato a farlo per il suo allenatore (Michele gioca nell’Amaranto Castel Guelfo, ndr): allora mi è venuta voglia di imitarlo e al terzo tiro la palla è entrata. Ho avuto anche un po’ di fortuna".

Con quel sinistro dove vuoi arrivare? "Diciamo che sogno di fare il calciatore. Anche se avevo cominciato con la palla ovale, perché mio zio Maurizio allena una squadra di rugby. Però in famiglia tutti tifano Bologna e anch’io sono diventato tifoso".

Nel Bologna gli attaccanti mancini sono due. "Orsolini e Skov Olsen. Per come calcia in porta preferisco Orsolini, Skov Olsen è più bravo con le finte".

E tu in campo attacchi o difendi? "A me piace soprattutto attaccare. Qualche volta calcio anche le punizioni: ma non è che va sempre come in quel video...".

Sinisa nel video ti dice: ‘Tommaso, hai scelto la persona sbagliata con cui fare la sfida’. "Il mister è bravo e simpatico e mi piacerebbe incontrarlo: anche se il suo autografo ce l’ho già. Un giorno l’ho aspettato davanti ai cancelli di Casteldebole alla fine dell’allenamento, lui e i giocatori mi hanno firmato una maglia. E guai a chi me la tocca".

Al Dall’Ara sei già stato? "Sì, quando abbiamo giocato con Milan, Inter, Sampdoria e Fiorentina. E’ stata un’emozione fortissima: spero di poterci tornare presto".

Già, con la pandemia niente calcio e niente scuola. "Però mi manca di più il calcio che la presenza in classe. Per fortuna abbiamo un giardino grande e in famiglia il pallone non manca mai".

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