Mihajlovic, Donnarumma: "Spero di abbracciarlo presto"

Il portiere del Milan: "Il mister è un leone, ce la farà". Ieri il confronto con i giocatori rossoblù in videoconferenza, ecco cosa ha detto l'allenatore

Gianluigi Donnarumma e Sinisa Mihajlovic

Gianluigi Donnarumma e Sinisa Mihajlovic

Bologna, 19 settembre 2019 - L'augurio di pronta guarigione arriva da Gianluigi Donnarumma, portiere del Milan e della Nazionale. Destinatario, Sinisa Mihajlovic. Il tecnico del Bologna è ricoverato all'ospedale Sant'Orsola di Bologna e lotta contro la leucemia"Il mister ce la farà sicuramente a sconfiggere la malattia, è un leone. Gli faccio un in bocca al lupo, spero di abbracciarlo presto", dice Donnarumma all'allenatore che lo ha fatto esordire in Serie A.

"È una persona - aggiunge Donnarumma, in esclusiva a Dazn - che ti dà tutto, anche durante le partita ti dava sempre una motivazione in più. Con noi era diretto, se vuole dirti una cosa te la diceva in faccia, questo è il bello del mister. Quando è andato via ho pianto, ci ero rimasto male".

Intanto ieri Mihajlovic si è confrontato in videoconferenza con i giocatori, accorsi domenica sotto la finestra della camera del Sant’Orsola per dedicargli la grande rimonta di Brescia. "Bravi, bravi, ma mercoledì ne riparliamo, che la partita non mi è piaciuta", aveva detto Sinisa.

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Di domenica, a Mihajlovic è piaciuta la sorpresa e la reazione del secondo tempo. Gli sono piaciuti sfrontatezza, coraggio e ‘disperazione’ messi in campo nella ripresa, quelli sì. Peccato fosse l’atteggiamento che Sinisa aveva chiesto fin dall’inizio e che invece non si è visto al pronti via. Al punto da richiedere un suo intervento via telefono e sfuriata a distanza, che ha avuto effetto: a dimostrazione di come Sinisa sia entrato nel cuore e nella mente dei suoi ragazzi. Mai più un Bologna così "fighetto". E’ questo il messaggio. Un messaggio che già il collaboratore De Leo aveva lasciato intuire nel dopo gara al Rigamonti, parlando di "Bologna borghese". Sinisa vuole una squadra cattiva, cinica, pratica, che metta a frutto il possesso palla e non si specchi lasciandolo fine a se stesso.

Vuole pure una squadra compatta e concentrata. In vista della gara con la Roma ci saranno da studiare meglio i piazzamenti avversari e i meccanismi che riguardano marcature, scalate e uscite. E pure la distanza tra i reparti, specialmente tra difesa e centrocampo, in fase difensiva, è da sistemare, perché guai a montarsi la testa. Sinisa ringrazia e fa i complimenti per i 7 punti. Ma ricorda pure che a Verona 2 sono stati lasciati lungo la strada, che il cammino è lungo e che la prova del nove è quella alle porte, sotto forma di tre gare in una settimana: con la Roma prima e nella doppia trasferta di Genova (con il Genoa) e Udine. Poi Lazio e Juventus dopo la sosta.

 

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