Sinisa Mihajlovic, le figlie. "E' lui che dà forza a noi"

Virginia e Victoria raccontano come la malattia del padre ha sconvolto la loro vita. "Ce lo ha detto la mamma in lacrime"

Victoria e Virginia Mihajlovic con Silvia Toffanin

Victoria e Virginia Mihajlovic con Silvia Toffanin

Bologna, 13 settembre 2019 - “Un incubo che si è avverato” e anche “pensi sempre che queste cose non possano succedere alla tua famiglia”. Sono reazioni umanissime quelle delle figlie di Sinisa Mihajlovic che a Verissimo hanno raccontato come la notizia della malattia del loro padre abbia sconvolto la vita della famiglia intera. Il racconto arriva a pochi giorni dal nuovo ricovero del tecnico rossoblù in ospedale, per un secondo ciclo di cure.

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"Eravamo in Sardegna, ho sentito mia madre parlare al telefono con lui in camera – così Virginia racconta come la notizia ha fatto irruzione nella loro vita - Sono andata di là, le ho chiesto cosa stesse succedendo e lei me l'ha detto in lacrime”. “in questi giorni in cui è stato a casa, in alcuni momenti, quasi mi dimenticavo che fosse malato perché non mostra mai la sua sofferenza. E' sempre lo stesso, si comporta come sempre”, prosegue Virginia.

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Per la primogenita Viktorija invece è stato un vero e proprio incubo che si stava materializzando: "Da piccolina quando mi chiedevano di cosa avessi paura, rispondevo 'che mio papà si ammali'. Quando poi questa cosa è successa, non ricordo che reazione ho avuto, ho solamente pensato che si stava avverando l'incubo che avevo fin da bambina".

Mihajlovic ha nel mirino Bologna-Spal

Ma Sinisa – confermano anche le due ragazze note al grande pubblico per avere partecipato all'Isola dei Famosi – è un guerriero che non molla mai: “Sta proseguendo le cure e paradossalmente è lui che dà la forza a noi. Ha superato tante battaglie nella sua vita, ha le spalle larghe, così come noi".E se l'arrivo del tecnico sulla panchina del Bologna per l'esordio in serie A con il Verona (foto) ha stupito tutti, giocatori compresi, per le due figlie non è stato un evento inatteso. “Sappiamo quanta passione ha per quello che fa. L'aveva promesso alla squadra e continuava a dirlo ai medici che per fortuna gli hanno dato il via libera. Non desiderava nient'altro, ha detto che avrebbe fatto anche un anno di ospedale pur di essere in campo per l'esordio stagionale”.

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L'ultimo pensiero è per i tantissimi tifosi del Bologna, cittadini e fan che sono stati vicini al padre e alla famiglia anche con un affollatissimo pellegrinaggio a San Luca: “Volevamo ringraziare tutti perché abbiamo ricevuto un'ondata d'affetto e calore che ci ha aiutato tantissimo. Abbiamo fatto anche amicizia in ospedale con ragazzi della nostra età e con bambini malati. E' una malattia bruttissima, ma insieme riusciremo a farcela. Non arrendetevi mai".

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