Bologna Fc Mihajlovic, Gino Fabbri: "Continuare per compassione sarebbe stato peggio"

Il maestro pasticciere commenta l'esonero del mister, suo amico: "Mi dispiace moltissimo come sono andate a finire le cose"

Il maestro pasticciere Gino Fabbri

Il maestro pasticciere Gino Fabbri

Bologna, 8 luglio 2022 - "A livello umano è una vicenda che mi tocca moltissimo. Qualunque decisione il club avesse preso si sarebbe prestata a critiche. Ma essere compassionevoli a volte è peggio che apparire cinici". Gino Fabbri è il maestro di pasticceria che un maestro di calcio come Sinisa Mihajlovic, in città, aveva eletto a suo dispensatore di dolci.

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Fabbri, qual è il suo stato d’animo?

"Conosco bene Sinisa, negli anni tra noi si è instaurato un rapporto che va oltre la dimensione sportiva. Ricorrenze speciali, feste, compleanni: abbiamo passato insieme tanti bei momenti".

Tutto finito, almeno sportivamente parlando, dopo quel comunicato del club.

"Mi dispiace moltissimo di come sono andate a finire le cose. Di una cosa però sono certo: per tutto quello che ha fatto Mihajlovic lascia una traccia profonda nella nostra città".

Il suo esonero ha attirato gli strali di chi accusa il club rossoblù di aver licenziato un uomo che sta combattendo contro una grave malattia.

"Non so quanti club avrebbero supportato un allenatore con quelle problematiche di salute, come ha fatto il Bologna con Mihajlovic. Dopodiché quando sono in ballo problemi personali così seri che si mescolano a vicende professionali, il giudizio è difficile. Se fai in un modo sei cinico, se fai la scelta opposta diventi compassionevole: in certi frangenti la compassione può essere peggio del cinismo".

Come è nato il vostro rapporto?

"Da quando il presidente è Saputo, a Pasqua e a Natale e in occasione speciali, forniamo i dolci per la Terrazza Bernardini del Dall’Ara. E così dalla collaborazione col club è nata l’amicizia con Sinisa".

Qual è il dolce preferito di Mihajlovic?

"Il pan di spagna farcito, con cioccolato e vaniglia: Sinisa ha gusti semplici. E anche quando portiamo i pasticcini a Casteldebole per i calciatori mi dice sempre di stare leggero con gli ingredienti".

Il suo pregio maggiore invece qual è?

"In lui ho scoperto una persona disponibile, con un lato umano profondo, sempre pronto a dare piuttosto che a ricevere. Alla fine la sua generosità si è rivelata un difetto".

In che senso?

"Forse è stato troppo generoso nel credere che alla fine i suoi giocatori lo avrebbero ripagato".

Il Bologna che lascia in eredità Mihajlovic che squadra è?

"È presto per giudicarla, ma perché diventi una squadra vera qualche ritocco serio va fatto".

E il club?

"Mi auguro che conservi il suo legame col territorio. Meglio un proprietario in carne e ossa dal Canada che un fondo invisibile".

m. v.