Mihajlovic non ha fretta: "Io sto bene ovunque"

Fenucci: "Abbiamo appuntamento l’1 giugno per programmare". Ieri in città c’era Giampaolo, anche De Rossi tra le alternative

Claudio Fenucci, 60 anni, amministratore delegato Bfc (Schicchi)

Claudio Fenucci, 60 anni, amministratore delegato Bfc (Schicchi)

Bologna, 29 maggio 2021 - Lotito sfoglia la margherita, lasciando tutti i candidati alla successione di Simone Inzaghi sulla graticola. Mihajlovic resta in vetrina, annunciando, ove mai non fosse abbastanza chiaro, di essere un allenatore buono per tutte le piazze, ma soprattutto pronto ad andarci (e pazienza se ha altri due anni di contratto col Bologna: that’s Sinisa).

E poi c’è Fenucci, l’ad di un club che in teoria dovrebbe essere adirato col proprio allenatore che non fa nulla per togliersi dal mercato, ma che ieri si è fatto scivolare addosso i tentennamenti del serbo, confermando che il Bologna aspetta Sinisa martedì a Casteldebole per ragionare insieme della squadra che verrà.

Dalla triangolazione Roma (Lotito), Cava de’ Tirreni (Mihajlovic) e Casteldebole (Fenucci) prima o poi usciranno due allenatori associati ad altrettante panchine: ma sui tempi del parto non v’è certezza. Detto che ieri Marco Giampaolo è stato avvistato in un ristorante di Bologna, in casa Lazio da Sarri a Mihajlovic, passando per Italiano e un Mister X pescato all’estero, il casting per la panchina è ricchissimo ed è materia per Lotito. Mihajlovic resta uno dei nomi in lizza, anche se ieri nella capitale la sua candidatura sembrava essersi un po’ raffreddata.

Tra i rumors in uscita dalla capitale anche quello di un Mihajlovic dubbioso sul progetto Lazio: poco credibile, per chi si è fatto andar bene la minestra di Casteldebole.

Nel dubbio, a tenere aperta la partita ieri a Cava de’ Tirreni ha provveduto lo stesso Sinisa, parlando a margine della cerimonia in cui gli è stato consegnato il ‘Premio Santin’ (con lui un pezzo di staff: De Leo, Baldi e Lamberti). Quando il giornalista di Sky gli ha chiesto se stesse bene sotto le Due Torri il serbo è stato sibillino: "Se sto a Roma, a Milano, a Bologna o a Genova io sto bene, perché in Italia in generale si sta bene. Io sono uno zingaro di natura, sto bene da tutte le parti".

E prima, a un tifoso azzurro che aveva caldeggiato per lui un’ipotesi Napoli, aveva risposto con un laconico "Chissà. Nella vita non si sa mai".

Dipendente fuori dalle righe quello che si ‘dimentica’ del contratto mettendosi in vetrina: ma l’ultimo Sinisa, si sa, è spesso fuori dalle righe. Ieri però da Casteldebole Fenucci ha fatto spallucce, evitando ancora una volta di andare allo scontro col proprio allenatore: "Nel progetto di crescita dei giovani e nel dare un’identità alla squadra Sinisa in questi anni ha fatto un buon lavoro – ha detto l’ad rossoblù a Sky tra le pieghe del ‘Premio Bulgarelli’ –. Con lui abbiamo un rapporto che va oltre la sfera professionale e credo che lo stesso valga per lui. Ci siamo dati appuntamento a Casteldebole il primo giugno (martedì, ndr) per pianificare il programma della prossima stagione e ad oggi non ci sono novità". In caso di partenza di Sinisa, occhio anche all’opzione De Rossi, che ha molti sponsor a Casteldebole.

 

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