Mihajlovic punta il Venezia. Bologna Fc vuole sognare

Il mister spinge per tornare in panchina domenica, con l’ok dei medici. Nel suo periodo di assenza i rossoblù hanno fermato Milan, Juve e Inter

Juventus vs Bologna. Torino 16.04.2022 Stadio Allianz Stadium

Juventus vs Bologna. Torino 16.04.2022 Stadio Allianz Stadium

Bologna, 3 maggio 2022 - Era il 26 marzo quando Mihajlovic, a Casteldebole, si congedava dal rettangolo verde dopo aver annunciato la necessità di combattere il suo secondo round contro la leucemia. Adesso per Sinisa il cerchio potrebbe chiudersi domenica sull’isola di Sant’Elena, che non è il richiamo a un altro esilio illustre, ancorché di natura diversa rispetto all’isolamento forzato in ospedale, bensì il luogo in cui a Venezia sorge lo stadio Penzo.

AGGIORNAMENTO La passeggiata con la famiglia

Lì, alle 15, tutti gli occhi saranno puntati sulla panchina. E la notizia è che Sinisa potrebbe esserci, previo consenso dei medici, esattamente come fu presente sulla panchina del Bentegodi il 25 agosto 2019 nel giorno di Verona-Bologna, al termine del primo ciclo di cure contro lo stesso subdolo nemico.

In mezzo c’è stato il mese con l’allenatore da remoto in cui il Bologna ha giocato a petto in fuori e senza paura al pari di Sinisa in ospedale, scrivendo pagine di conduzione tecnica e psicologica di un gruppo che un domani potrebbero diventare argomento di studio, e non solo tra i banchi di Coverciano.

"Non dobbiamo piangerci addosso perché è nelle difficoltà che si misura il coraggio e la capacità di reazione degli uomini: sono certo che i ragazzi non mi deluderanno", disse Sinisa il 26 marzo a Casteldebole. Non solo i suoi ragazzi non lo hanno deluso, ma nel volgere di pochi giorni hanno impresso un senso completamente diverso al finale di stagione, riaccendendo l’entusiasmo dei tifosi.

"Io non mollo di un centimetro e altrettanto dovrete fare voi", dice Sinisa ai suoi ragazzi in una videochiamata, resa pubblica sui canali social del club, a tre giorni dalla trasferta in casa della capolista Milan.

E, in effetti, il 4 aprile nella notte del Meazza brillano soprattutto le stelline rossoblù, che per un’ora mettono paura ai rossoneri: ne esce un pari che è un monumento di tecnica e coraggio. Sette giorni dopo ecco un’altra notte da incorniciare, quella del 2-0 al Dall’Ara con la Sampdoria, giusto per riannodare il filo con i tre punti L’impresa vera i rossoblù la sfiorano il 16 aprile in casa della Juve. In vantaggio grazie a una perla di Arnautovic i rossoblù si fanno raggiungere al 95’ dal guizzo di Vlahovic, ma in un finale di partita giocato in nove per via delle espulsioni di Soumaoro e Medel. Con l’Udinese, il 24 aprile, l’avversario si chiama emergenza, che tra squalifiche e virus intestinale fa fuori sei titolari: sul campo però il ‘Bologna United’ fa 2-2.

L’apoteosi si consuma nel recupero della sfida con l’Inter di sei giorni fa al Dall’Ara: Perisic, Arnautovic e Sansone (con la decisiva complicità del portiere nerazzurro Radu) firmano un 2-1 che entra di diritto nella storia. Il giorno dopo la squadra fa visita al tecnico in ospedale, che saluta affacciandosi alla finestra.

Lo 0-0 strappato con merito, domenica notte, sul campo della Roma è solo la naturale conseguenza di un gruppo rigenerato nel fisico e nella testa. Nove punti in 5 partite, dopo quattro mesi segnati dalle sconfitte, con l’allenatore in ospedale e avversari del calibro di Milan, Juve, Inter e Roma. Misteri di un pallone che rotola.